La crescita sarà sostenuta dall’espansione nelle aree dell’elettronica e delle aerostrutture, in particolare negli stabilimenti di Fusaro e Pomigliano. La risposta del mercato è stata positiva, evidenziata da un incremento del 6% nel valore delle azioni. Cingolani:”rafforzare il core business di Elettronica per la Difesa, Elicotteri e Velivoli, confermando il recupero delle Aerostrutture, e sfruttando le opportunità in Cyber e Spazio“
Leonardo, attore di spicco nel settore della difesa e dell’aerospaziale, ha delineato i dettagli del suo piano industriale per il periodo 2024-2028, puntando a un obiettivo ambizioso: raggiungere i 95 miliardi di euro in ricavi. Questo traguardo si affida in particolare al contributo degli stabilimenti di Fusaro e Pomigliano, che rappresentano centri nevralgici per le attività legate all’elettronica e alle aerostrutture.
Il mercato ha risposto positivamente a questa prospettiva, come dimostrato dall’aumento di circa il 6% del valore delle azioni di Leonardo, segno di fiducia e ottimismo da parte degli investitori.
Il piano si basa su solide fondamenta: i risultati finanziari del 2023 indicano una crescita costante, con ordini totali che hanno raggiunto i 17,9 miliardi di euro, segnando un incremento del 3,8% rispetto all’anno precedente e superando le aspettative aziendali. I ricavi hanno toccato i 15,3 miliardi di euro, in aumento del 3,9% rispetto al 2022, evidenziando un avanzamento in tutte le divisioni aziendali.
Il CEO di Leonardo, Roberto Cingolani, ha enfatizzato come la crescita sia sostenuta da una strategia che combina innovazione costante e una gestione finanziaria accurata. Questo approccio ha non solo generato un incremento dell’EBITDA, che si è attestato a 1,29 miliardi di euro (+5,8% rispetto al 2022), ma ha anche migliorato la posizione di debito del gruppo, che si è ridotto del 23% rispetto all’anno precedente.
Il nuovo piano industriale 2024-2028, ha spiegato Cingolani, “ha definito la strategia per sbloccare il potenziale di crescita del business di Leonardo, portando il gruppo a raggiungere una forte crescita nella top line, una redditività a doppia cifra entro il 2026 e raddoppiare il Focf (flusso di cassa operativo) entro la fine del piano“. Cingolani ha quindi spiegato che piano prevede di “rafforzare il core business di Elettronica per la Difesa, Elicotteri e Velivoli, confermando il recupero delle Aerostrutture, e sfruttando le opportunità in Cyber e Spazio“.
Il piano industriale di Leonardo non mira solo a espandere la sua impronta nel settore globale, ma anche a rafforzare la resilienza e la sostenibilità finanziaria dell’azienda, ponendo le basi per un futuro prospero e dinamico nel contesto internazionale..
Cingolani ha parlato anche delle alleanze internazionali che legano il Gruppo in modo particolare alla Francia. “Leonardo e Thales credono nella alleanza spaziale” dotata di “un potenziale enorme” e che è nelle condizioni di fare “anche delle acquisizioni“. Nello spazio i due gruppi leader europei della difesa sono partner in Telespazio (a controllo italiano) e in Thales Alenia Space (controllata dal gruppo francese). “Questo e’ gia’ stato concordato con i colleghi di Thales, crediamo in questa sinergia“. L’Ad ha spiegato anche che la creazione della divisione Spazio e il riassetto delle attivita’ consentirà a Leonardo di diventare “un riferimento a livello europeo perche’ non ci presentiamo piu’ con attivita’ separate” e “ci da’ la possibilita’ di essere indipendente su tutti i servizi satellitari“.
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