Le borse europee sono aperte questa settimana con cautela, con gli investitori in attesa di importanti indicazioni macroeconomiche, tra cui l’indice Pce degli Stati Uniti
di Mario Tosetti
L’attesa di importanti indici economici ha avuto un impatto sulle borse europee, che hanno mostrato scarsa propensione all’investimento nella prima giornata di questa settimana. Il rilascio dell’indice Pce degli Stati Uniti, previsto per giovedì prossimo, è particolarmente atteso dato il suo ruolo nel guidare le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve. L’aspettativa generale è che ci sarà una decelerazione graduale.
Le dichiarazioni di Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, al Parlamento europeo, non hanno influito in modo significativo sui mercati finanziari. La Lagarde, pur affermando che l’inflazione dovrebbe continuare a rallentare e sottolineando l’impatto degli stipendi su questa categoria, non ha dato alcuna nuova indicazione sul percorso futuro della politica monetaria.
Nel frattempo, in Italia, la prima giornata di sottoscrizione per il nuovo BTP Valore ha registrato una grande affluenza da parte degli investitori, con richieste che si aggirano a 6.4 miliardi il primo giorno di apertura. Non si vedeva un’adesione così alta dal giorno di lancio dei BTp Italia nel 2015.
La possibilità di sottoscrivere per il nuovo BTp Valore continuerà fino al 1 marzo, a meno che non si esauriscano anticipatamente le offerte. Questa emissione ha un ciclo di vita di sei anni, offre rendimenti prestabiliti e crescenti, e promette un premio extra di fedeltà per coloro che acquistano durante il periodo di sottoscrizione e lo mantengono fino alla scadenza. “Ci aspettiamo per questa nuova emissione una raccolta simile a quello dei precedenti BTp Valore ovvero compresa tra 16/18 miliardi -Il titolo ha caratteristiche che appaiono interessanti per i risparmiatori retail grazie anche alle cedole pagate per la prima volta su base trimestrale ed all’aumento del premio fedeltà. Riteniamo che il collocamento possa drenare liquidità in eccesso ancora presente in maniera significativa nel sistema bancario ed avere un impatto negativo sul mix di raccolta dei maggiori player del settore asset gathering”, è il commento del gruppo Intermonte.
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