L’ex presidente, Donald Trump, si trova al centro di diverse udienze giudiziarie, tra cui quelle New York e Atlanta. È accusato di aver pagato illegalmente due donne per evitare rivelazioni dannose durante la sua precedente campagna elettorale a New York. A Atlanta, l’attenzione si concentra sulla questione della possibile squalifica della procuratrice Fani Willis, collegata a possibili conflitti di interesse
di Mario Tosetti
Due udienze cruciali per l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ciascuna legata a diversi procedimenti giudiziari. Trump ha affrontato la corte a New York per una causa in cui si sostiene che egli abbia effettuato pagamenti illegali alla star del porno Stormy Daniels e all’ex modella di Playboy Karen McDougal. Questi pagamenti sarebbero stati effettuati allo scopo di mantenere segrete le relazioni che Trump aveva avuto con entrambe le donne, durante la sua passata campagna elettorale. Nonostante le richieste di rinvio o annullamento da parte della difesa di Trump, il giudice Juan Merchan ha deciso di proseguire con il calendario prestabilito del procedimento, fissando l’inizio per il 25 marzo.
Oltre a questo, un altro capitolo giudiziario che coinvolge Trump si svolge ad Atlanta. Qui, la questione chiave è se la procuratrice Fani Willis dovrebbe essere squalificata per la sua presunta relazione clandestina e potenziali conflitti di interesse con Nathan Wade, procuratore incaricato di condurre l’indagine sui supposti tentativi di Trump di sovvertire il risultato delle elezioni in Georgia. Secondo un co-imputato di Trump, Wade avrebbe utilizzato una parte della sua remunerazione per coprire i costi di vacanze con Willis. Questo co-imputato si è unito alla richiesta di rimuovere la procuratrice, con la speranza di ottenere un rinvio o l’annullamento del processo.
Prima di presentarsi in aula per l’udienza, Trump ha liquidato entrambi i casi come un tentativo di ostruzionismo elettorale motivato solo dal fatto che hanno paura di lui, dal momento che sta dominando i sondaggi. Ha inoltre criticato le condizioni di sicurezza e pulizia delle città, citando un’allegoria che queste azioni contro di lui erano tipiche di una “repubblica delle banane”. Ha ulteriormente seguito la sua linea di difesa, sollevando la questione dei migranti e attaccando il presidente in carica, Joe Biden.
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