Il sindaco di Bruxelles Philippe Close ha sottolineato che, nonostante la priorità rimanga il dialogo, la polizia è pronta ad intervenire qualora la situazione dovesse degenerare. Tra i manifestanti, era presente anche un folto gruppo di agricoltori italiani, tra cui membri dell’associazione Coldiretti
di Carlo Longo
Rivolte, statue storiche abbattute, lancio di oggetti contro il Parlamento e incendi in pieno centro città. Questa è la scena che si è presentata nel pieno centro di Bruxelles, nello specifico in place de Luxembourg, davanti al Parlamento europeo. Al centro dei disordini e delle proteste, gli agricoltori, arrivati da tutte le parti d’Europa per dichiarare il loro sfavore verso la Politica agricola comune (Pac) e il Green Deal. Gli agricoltori, stimati intorno ai duemila, con oltre un migliaio di trattori, hanno causato diversi disordini nella capitale belga, tra cui incendi e l’esplosione di petardi.
Le autorità belghe hanno reagito a queste manifestazioni ordinando quattro fermi amministrativi, come comunicato dal sindaco di Bruxelles, Philippe Close, in un’intervista su Rtl. A dispetto delle stime iniziali che contavano su un’arrivo di 800 trattori, il sindaco ha confermato la presenza di 1300 trattori e più di duemila manifestanti. Nonostante il caos, le autorità sono riuscite a contenere gli agricoltori nel distretto UE, permettendo lo svolgimento del Consiglio europeo straordinario. Close ha tuttavia sottolineato che, nonostante la priorità rimanga il dialogo, la polizia è pronta ad intervenire qualora la situazione dovesse degenerare. Tra i manifestanti, era presente anche un folto gruppo di agricoltori italiani, tra cui membri dell’associazione Coldiretti.
Una scultura storica presente in piazza dal 1872, parte del monumento dedicato a John Cockerill, pioniere dell’industria siderurgica e ferroviaria belga, è stata demolita in uno dei momenti di massima tensione della protesta. Sul monumento è stato appeso un cartello che recitava: “Popoli d’Europa, dite no al dispotismo”. Un gruppo di centinaia di agricoltori ha attaccato con bottiglie e uova l’ingresso principale dell’istituzione europea. Nel frattempo, la polizia in tenuta anti-sommossa ha risposto con idranti.
Il primo ministro belga Alexander De Croo, attualmente presidente dell’Ue, ha sottolineato la necessità di discutere della questione in Consiglio, pur ribadendo che la transizione climatica resta una priorità fondamentale. Tuttavia, ha espresso simpatia per gli agricoltori, enfatizzando i contributi che hanno fatto per adattarsi agli standard moderni e sottolineando l’importanza del loro coinvolgimento nella discussione.
Parallelamente, la protesta prosegue in tutta Europa, oltre che in Italia disordini si registrano anche tra Parigi e il Portogallo, dove strade e autostrade principali sono bloccate da mezzi agricoli. In Portogallo, luoghi come Guarda, Portalegre e Beja si sono svegliati con strade bloccate da trattori, con agricoltori che continuano ad unirsi alla protesta da diverse regioni. Luís Montenegro, leader della coalizione Alleanza Democratica, ha espresso solidarietà alla protesta e criticato i recenti tagli del governo all’agricoltura.
D’altra parte, a Parigi, l’accesso è stato impedito su otto autostrade, bloccate da trattori specialmente intorno all’area dell’Ile-de-France. L’autostrada A1 é inaccessibile in pal entrambi i sensi, mentre la A4, una delle più trafficate d’Europa, è chiusa. La situazione si replica sulla A6, A12 e la A13.
Intanto, il primo ministro francese, Gabriel Attal, si prepara ad annunciar nuove misure per placare la tensione, come anticipato da Le Figaro e da Bfmtv.
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