Grazie alla nuova funzionalità si potrà ad esempio chiedere a Bard di suggerire l’itinerario di un viaggio, prenotare voli oppure ricercare un determinato file sul drive. Ancora, adesso Bard è dotata di un sistema di double check che consente di attribuire alle affermazioni un grado di veridicità
di Emilia Morelli
Google Bard, l’intelligenza artificiale di Google è stata dotata di nuove funzionalità, annunciate da colosso americano. Anzitutto Bard adesso può interagire con tutte le applicazioni della famiglia Google, dalla mail al calendario passando per la prenotazione di voli o la ricerca di file sul drive. Con questa capacità l’AI di Google si dota di una versione più proattiva, potendo compiere azioni complesse bassandosi sul semplice input vocale o testuale. Per ora la funzionalità è stata attivata solo in inglese.
Inoltre, il livello successivo punta a ridurre gli errori da parte di Bard e quindi le risposte inesatte. L’ AI esegue un double check di ciò che l’utente chiede. In particolare l’assistente verificherà quanti contenuti affermano il fatto contenuto nella risposta per giungere a stabilire un vero e proprio grado di veridicità delle risposte. Quando si clicca l’icona a forma di “G”, Bard leggerà le risposte e valuterà se in giro per il web ci sono contenuti che contrastano su ciò che ha scritto. Le frasi “incriminate” saranno evidenziate e poste al vaglio degli utenti. Una maggiore trasparenza che rimette nelle mani dell’uomo la parola finale rispetto all’idea che può farsi di un argomento.
Le nuove funzionalità nel gergo di Google si chiamano “extensions”. “Con le estensioni Bard può trovare e mostrare informazioni rilevanti dalle app che usiamo ogni giorno, da Gmail a Docs, Drive, Mappe, YouTube e molto altro. Anche quando i dati sono presenti su servizi multipli, Bard li mette assieme, proponendoli in maniera completa»”, hanno spiegato i tecnici di Google. In questo modo, ad esempio, gli utenti potranno chiedere a Bard di creare l’itinerario di un viaggio tenendo conto dell’arrivo del volo, dell’orario del check-in in hotel, di eventuali altri appuntamenti. Ma non solo, Bard suggerirà anche ad esempio le attrazioni turistiche da visitare in quel determinato luogo e, ovviamente, è in grado di tenere conto di variabili come il traffico o gli orari di visita di un museo particolarmente affollati.
Parlando di “estensioni”, l’idea di Google, almeno al momento non è quella di aprire l’integrazione a Bard per altri software, per questioni di sicurezza e controllo. Un domani lo scenario cambierà? Probabilmente sì, ma non nell’immediato. “Ci impegniamo a proteggere le informazioni personali. Chi sceglie di utilizzare le estensioni Workspace, i contenuti di Gmail, Docs e Drive, sa che non vedrà i propri dati visti da revisori umani, né utilizzati da Bard per mostrare annunci pubblicitari personalizzati o per addestrare il modello. Naturalmente, l’utente ha sempre il controllo delle proprie impostazioni sulla privacy quando decide come utilizzare queste estensioni, che può disattivare in qualsiasi momento”, hanno assicurato i tecnici.
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