La Commissione europea ha dato il suo ok alla terza rata del Pnrr da 18,5 miliardi di euro. Nella stessa occasione l’Ue ha fatto sapere di aver approvato le modifiche proposte per la quarta tranche
di Corinna Pindaro
I 54 traguardi collegati alla terza rata “sono stati raggiunti in modo soddisfacente e dimostrano progressi significativi nell’attuazione del piano per la ripresa e la resilienza dell’Itali”, ha sottolineato l’esecutivo comunitario. Gli obiettivi della terza rata del Pnrr “coprono riforme trasformative ad ampio raggio nei settori del diritto della concorrenza, del sistema giudiziario, dell’amministrazione pubblica e fiscale, nonché dell’istruzione, del mercato del lavoro e del sistema sanitario. La richiesta di pagamento copre anche gli investimenti per promuovere la transizione digitale e verde e per migliorare il sostegno alla ricerca, all’innovazione e all’istruzione”, ha ricordato la Commissione europea.
Inoltre, Bruxelles ha fatto sapere di aver valutato “positivamente” le richieste di modifiche da parte di Roma in relazione alla quarta tranche. “A seguito di una valutazione delle modifiche proposte dall’Italia, la Commissione ha concluso che il piano italiano è ancora conforme ai criteri stabiliti nel regolamento del Recovery”, ha fatto sapere la Commissione evidenziando che “l’ambizione complessiva del piano non è influenzata dalle modifiche, data la loro natura mirata”.
Perchè la terza tranche comunque sia effettivamente erogata dopo il parere positivo della Commissione la relazione è stata inviata al Comitato economico e finanziario del Consiglio Ue che dovrà rendere il suo parere entro 4 settimane. Solo dopo si potrà avere la decisione finale della Commissione sul pagamento di 18,5 miliardi di euro.
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è detta “molto soddisfatta della decisione di oggi della Commissione europea, che ha deliberato il pagamento della terza rata del PNRR e ha approvato le modifiche proposte dal Governo sulla quarta rata. Un grande risultato che consentirà all’Italia di ricevere i 35 miliardi di euro previsti per il 2023 e che è frutto dell’intenso lavoro portato avanti in questi mesi e dalla forte sinergia del Governo con la Commissione europea”.
Dello stesso tenore le affermazioni del ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto, che ha dichiarato: “Accogliamo con grande soddisfazione le decisioni prese oggi dalla Commissione Ue ed esprimiamo anche grande apprezzamento per le parole della presidente von der Leyen. La valutazione positiva sulla terza richiesta di pagamento e la contemporanea proposta relativa alle modifiche di alcune misure della quarta rata, una volta approvata dagli Stati membri, consentiranno all’Italia di ricevere entro quest’anno il totale di 35 miliardi di euro previsti dal Pnrr. Le decisioni prese oggi sono il risultato di un lungo confronto costruttivo tra il governo italiano e la Commissione, e il frutto di un eccezionale lavoro svolto dai nostri uffici e da tutte le amministrazioni. Continueremo la stretta cooperazione con la Commissione sulle modifiche della restante parte del Piano, incluso il REPowerEU”.
Le dichiarazioni della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen cui fa cui fa riferimento Raffaele Fitto attengono a una rinnovata vicinanza all’Italia da parte dell’Europa. “Continueremo a essere al fianco dell’Italia in ogni passo necessario per assicurare che il Piano sia un successo italiano ed europea: avanti tutta con Italia domani”, ha detto von der Leyen che ha aggiunto, “l’Italia ha mostrato molti progressi nel portare avanti riforme cruciali e gli investimenti previsti dal suo Pnrr”.
Un plauso lo ha espresso anche il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni: “Oggi compiamo due importanti passi avanti con l’attuazione del piano di ripresa e resilienza dell’Italia”. Gentiloni ha poi ricordato: “Una volta completate le procedure necessarie, l’Italia riceverà 18,5 miliardi di euro per continuare a sostenere lo sviluppo economico del Paese in questi tempi difficili. Nel frattempo, la nostra valutazione positiva delle modifiche mirate agli impegni per la quarta rata aprirà la strada all’Italia per presentare tale richiesta dopo la pausa estiva”.
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