In attuazione dell’impegno previsto dalla Convenzione sulle armi chimiche gli Stati Uniti hanno annunciato di aver distrutto tutte le loro scorte. L’Opac ha così preso atto che tutte le scorte dichiarate nel mondo sono irreversibilmente distrutte ma dubbi permangono su Russia e Siria
di Corinna Pindaro
“Oggi sono orgoglioso di annunciare che gli Stati Uniti hanno distrutto, in totale sicurezza, le ultime munizioni di quelle scorte, avvicinandoci a un mondo libero dall’orrore delle armi chimiche”, queste le parole con cui il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato di aver completato la distruzione delle ultime scorte di armi chimiche del Paese, adempiendo all’impegno previsto dalla Convenzione sulle armi chimiche.
La Convenzione sulle armi chimiche, sottoscritta a Parigi nel 1993 ed entrata in vigore nel 1997, è stata ratificata da 65 Stati e prevede la distruzione delle armi chimiche esistenti negli Stati parte del trattato, ma anche di tenere sotto controllo la produzione e l’impiego di determinate sostanze chimiche di largo consumo civile potenzialmente utilizzabili anche per fare armi chimiche.
Sebbene gli Usa siano stati gli ultimi a firmare la Convenzione hanno raggiunto l’obiettivo con quasi tre mesi di anticipo. Sono state eliminate 72 mila tonnellate di scorte. Quindici mesi fa gli Usa avevano meno di seicento tonnellate da distruggere.
Per quanto riguarda altri Paesi la Russia aveva annunciato nel 2017 la volontà di anticipare di tre anni la completa eliminazione delle sue armi chimiche, ma nessuno può avere contezza sull’effettiva eliminazione delle scorte. Il presidente Usa ha avanzato dubbi anche in relazione alla Siria. “Russia e Siria dovrebbero rispettare il loro impegno con la Convenzione e ammettere quali sono i loro programmi non dichiarati, utilizzati per commettere atrocità”, ha affermato Biden.
Dall’Organizzazione per l’eliminazione delle armi chimiche (Opac) arriva comunque la riassicurazione secondo cui dopo che gli Stati Uniti hanno dichiarato la distruzione delle loro armi chimiche tutte le scorte dichiarate nel mondo sono state “irreversibilmente distrutte”. “Il completamento della distruzione di tutte le scorte dichiarate di armi chimiche è un passo importante”, ha detto Fernando Arias, capo dell’Opac, in un comunicato.
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