E’ ancora presto per quantificare i danni ma è chiaro che sono di entità elevata. Al vertice all’Eliseo partecipano il presidente francese Macron, la premier Borne ministro dell’Interno Darmanin e del Guardasigilli Dupond-Moretti. Borne ha assicurato: “Non lasceremo impunita la violenza”
di Carlo Longo
Non si placano in Francia le violente proteste legate alla morte di Nahel, il giovane diciassettenne ucciso con un colpo di arma da fuoco da un poliziotto. Tuttavia, secondo le autorità francesi, le proteste sono state molto meno intense rispetto ai giorni precedenti. Il bilancio della quinta notte riporta un totale di 719 persone sono state arrestate in tutto il paese, ha annunciato il ministro degli Interni Ge’rald Darmanin, aggiungendo che il livello di violenza sembra essere diminuito da quando sono scoppiati i primi disordini. Darmanin ha, inoltre, fatto sapere che anche per la sesta notte sarà dispiegato lo stesso numero di agenti: 45 mila tra poliziotti e gendarmerie. Intanto nell’ultima notte, secondo il nuovo rapporto ancora provvisorio del ministero dell’Interno francese, sono rimasti feriti 45 poliziotti e gendarmi, 577 veicoli e 74 edifici sono stati dati alle fiamme, mentre 871 incendi sono stati registrati su strade pubbliche.
Al momento si ritiene sia ancora presto per stimare il valore dei danni causati dai disordini degli ultimi giorni, in Francia, ma il governo è consapevole che sono di entità “elevata, ha detto il ministro dell’Economia e delle Finanze francese, Bruno Le Maire, il quale ha anche ricordato che “non c’è nazione senza ordine”.
Le Maire, parlando con commercianti e albergatori riuniti per fare il punto della situazione, ha precisato che sono una decina i centri commerciali che hanno subito danni in tutto il Paese, 200 i supermercati, 250 le tabaccherie, 250 le filiali bancarie e numerosi negozi, da quelli di vestiario a quelli per articoli sportivi, profumerie, fast food. Il ministro ha fatto appello agli assicuratori affinché procedano rapidamente ai risarcimenti per i loro clienti e ha annunciato che il governo sta pensando a misure di sostegno per le imprese interessate.
Nel pomeriggio il presidente Emmanuel Macron, che ha rinviato la visita in Germania “considerata la situazione nel Paese”, ha incontrato i sindaci mentre in serata si tiene il vertice all’Eliseo con la partecipazione della premier Borne, del ministro dell’Interno Darmanin e del Guardasigilli Dupond-Moretti.
La prima ministra francese, Elisabeth Borne, ha già assicurato ai sindaci, dopo l’attacco con un’auto-ariete contro la casa del primo cittadino di Haÿ-les-Roses, nella Val-de-Marne, vicino a Parigi, che il governo “non lascerà impunita alcuna violenza” e che la “massima fermezza” sarà applicata nelle sanzioni. “Non lasceremo nulla impunito – ha dichiarato la premier in visita nella cittadina con il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, per esprimere il suo sostegno al sindaco Vincent Jeanbrun (Les Républicains) – saremo al fianco dei sindaci”.
Il dato certo è che il presidente francese Emmanuel Macron, dopo le proteste di piazza legate alla controversa riforma delle pensioni si ritrova ad affrontare un nuova violenta crisi. Non si hanno ancora notizie sulla decisione di indire o no lo stato di emergenza. La Francia ospiterà i Mondiali di rugby in autunno e poi le Olimpiadi di Parigi nell’estate del 2024 e diversi Paesi europei, tra cui l’Italia, hanno aggiornato le loro indicazioni di viaggio consigliando ai cittadini cautela e prudenza negli spostamenti in Francia. Il cancelliere tedesco ha detto di essere “preoccupato” per la prosecuzione delle rivolte urbane in Francia, che hanno portato al rinvio della prevista visita di Stato del presidente Emmanuel Macron in Germania. “Stiamo ovviamente guardando con preoccupazione” ciò che sta accadendo in Francia, “e sono assolutamente convinto che il capo dello Stato francese troverà il modo di garantire che la situazione migliori rapidamente”, ha aggiunto Scholz.
Intanto, nel tentativo di sedare le proteste è intervenuta la nonna di Nahel che ha assicurato di avercela solo con il poliziotto che ha ucciso suo nipote, ma non con gli altri agenti. “Voglio che finisca, ovunque. Io dico a quelli che stanno facendo danni, fermatevi! Non rompete le scuole e gli autobus. Sono le mamme che prendono gli autobus!”, ha affermato la donna ed ha aggiunto, “Vogliamo far calmare le cose. Non Vogliamo che facciano danni. Che se ne stia tranquilla, quella gente! Sono stanca. E’ finita, mia figlia non ha più una vita”.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati