di Corinna Pindaro
La Lega ha depositato un progetto di legge per alzare il tetto al contante dagli attuali due mila euro a dieci mila euro. Il vicepremier nonchè ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha definito la proposta del Carroccio “in linea col programma del centrodestra e con altri Paesi europei: meno burocrazia, più libertà”.
L’intervento ha trovato conferma nelle parole di Giorgia Meloni durante il suo discorso al Senato in occasione del voto di fiducia. L’attuale disciplina “penalizza i più poveri”, ha detto la presidente del Consiglio aggiungendo che d’altra parte “rischia di non favorire la nostra competitività considerato che Paesi come Austria o Germania non lo hanno”.
Per Fdi si è espresso, inoltre, il Senatore Giovanbattista Fazzolari che ha sottolineato che la misura “è da sempre nel programma di Fratelli d’Italia, del centrodestra» e sarà portata a compimento “già nella prima legge di bilancio”.
Fazzolari ha poi deciso di anticipare eventuali critiche. “Non ha alcun collegamento con la lotta all’evasione, c’è una tregua fiscale come previsto nel programma, chi ha pagato le tasse nei tempi e nei modi pagherà sempre meno di chi non lo ha fatto, e chi rischia di chiudere la propria attività avrà la possibilità di mettersi in regola col fisco. Distingueremo oggettivamente le situazioni di difficoltà da chi invece sta provando a fare il furbo”, ha affermato il Senatore.
La proposta, come è ovvio, non è stata accolta con uguale entusiasmo dall’opposizione. Il responsabile economico del Pd, Antonio Misiani, ha dichiarato: “È una proposta che non condividiamo in alcun modo, è in totale controtendenza con quanto deciso in questi anni in Italia e in gran parte dei Paesi europei per ridurre progressivamente l’uso del contante e spingere la tracciabilità dei pagamenti e la lotta all’economia sommersa. La Meloni nelle sue dichiarazioni programmatiche ha citato la lotta all’evasione fiscale tra gli obiettivi del nuovo governo. Se il buongiorno si vede dal mattino (e da proposte come quella della Lega sul contante), l’Italia rischia di andare in una direzione esattamente opposta”.
Il legame del tetto al contante con l’evasione fiscale è richiamato anche dal leader del M5s, Giuseppe Conte, che ha continuato: “Ci opporremo fortemente a questa misura. Non vogliamo favorire malaffare e corruzione. Noi ci preoccupiamo invece di aiutare le imprese, i lavoratori e le famiglie che non sanno come pagare la prossima bolletta. Quelle che di solito non vanno in giro con 10mila euro in contanti in tasca”.
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