di Ennio Bassi
Con sentenza n. 568/2022, il TAR Bari ha accolto il ricorso proposto dalla società TEP Renewables (Italia) S.r.l., assistita dall’avv. Andrea Sticchi Damiani, annullando un provvedimento di diniego all’installazione di un impianto agro-voltaico di potenza pari a 55 MW da installare nel Comune di Foggia.
In linea con l’ordinanza cautelare n. 133 del 15.4.2021 (prima pronuncia in materia di agro-voltaico in Italia), il TAR Bari ha chiarito che in relazione agli impianti agro-voltaici non può trovare applicazione la disciplina del PPTR in quanto “Dell’analogia legis difetta, infatti, il presupposto della identità dell’elemento che giustifica la disciplina del PPTR del fotovoltaico ovvero il pregiudizio per l’attività agricola, della quale, al contrario, nell’agrivoltaico è prevista l’integrazione”.
Il Giudice Amministrativo ha, inoltre, chiarito che la realizzazione di impianti agro-voltaici si pone in linea sia con le linee guida statali e, in particolare, con il par. 16 del d.m. 10.9.2010 (si precisa che al momento del passaggio in decisione della causa non era ancora stato introdotta la tipologia di agro-voltaico a livello di normativa primaria) e con la DGR 400/2021 della Regione Puglia.
In definitiva, secondo il TAR Bari “l’Amministrazione avrebbe dovuto conformarsi nel valutare il progetto a criteri effettivamente pertinenti alla tipologia dell’impianto e non adagiarsi invece su una prassi precedente riguardante strutture che diversamente pregiudicavano l’utilizzo agricolo dei suoli occupati”.
Si tratta di una pronuncia di assoluto rilievo che, anche alla luce delle chiare indicazioni conformative rivolte all’Amministrazione, potrà segnare una svolta nell’approccio della regione e delle province pugliesi allo sviluppo di nuovi impianti fotovoltaici, seguendo l’esempio virtuoso di altre regioni italiane.
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