di Ennio Bassi
Temperature bollenti come non mai in tutta Italia: il Sud arde e brucia, attraversato da un’ondata di caldo africano da record che nelle ultime ore sta devastando tutte le regioni, soprattutto Sicilia e Calabria. Tutte le protezioni civili e le forze d’intervento territoriali sono in allerta. A Catanzaro, tanto per fare un esempio, la pineta di Siano, una dei polmoni verdi del capoluogo calabrese, è in fiamme da giorni e rischia di causare la perdita di gran parte dei suoi alberi.
I record di temperatura sono stati superati anche in Sardegna e lo stesso centro nord non è immune da picchi di calore particolarmente pericolosi anche per la popolazione. In Sicilia gli ultimi due giorni sono risultati particolarmente caldi con diversi record di temperatura battuti. Nel pomeriggio di mercoledì sono stati registrati ben 48.8°C nella provincia di Siracusa, dopo i 47°C di martedì a Lentini. Una situazione che ha portato il sindaco di Siracusa, Francesco Italia a lanciare comunque un messaggio tranquillizzante.
“Fa molto caldo ma non abbiamo ricevuto nessuna allerta particolare per la giornata di oggi – ha detto all’Adnkronos il sindaco – Le temperature sono elevate da giorni e abbiamo attivato tutte le procedure del caso, con volontari della Protezione civile che pattugliano il territorio e che distribuiscono acqua ad anziani e bambini nei luoghi pubblici”.
“Se al Sud il caldo si attenuerà leggermente nel corso dei prossimi giorni, al Centro Nord si raggiungerà, invece, l’apice del caldo.” – ha invece spiegato Mazzoleni di 3bmeteo.com – “Nel corso del fine settimana i termometri si spingeranno sin verso i 36/38°C sulle pianure del Nordovest, 38/40°C tra Emilia Romagna e basso Veneto, con afa in ulteriore aumento nelle ore serali” – prosegue Mazzoleni- “Sulle regioni centrali il picco della canicola si avrà tra 13 e 15 agosto in Toscana ,Umbria e Lazio, tra 14 e 16 agosto su Marche e Abruzzo; attesi picchi sino a 40/42°C su ternano e Valle del Tevere, 38/40°C su grossetano, interne toscane, laziali, marchigiane e vallate aquilane.”.
“Il rovente anticiclone potrebbe gradualmente sgonfiarsi nel corso della prossima settimana, stante la discesa di correnti più fresche dal Nord Europa, che potrebbe portare un calo delle temperature, specie al Nord e sui versanti adriatici, nonché locali rovesci o temporali”- concludono da 3bmeteo.com.
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