Continua la micidiale altalena delle aperture e chiusure per causa del Covid. L’ultima notizia che rimbalza dai palazzi che si occupano della pandemia annuncia un imminente stop agli spostamenti tra le regioni fino al 31 marzo. L’ipotesi che sembrava prevalere fino a qualche giorno fa era quella di uno slittamento fino al 5 marzo, quando sarebbero scadute anche le altre misure anti-Covid. Ma dagli ultimi vertici sembra prevalere l’orientamento di prorogare lo stop agli spostamenti, indipendentemente dall’area di rischio, fino al 31 marzo. Una decisione questa per ora ventilata ma che dovrebbe trovare conferma e formale adozione nel Cdm in programma lunedì mattina alle 9.30.
Quella delle chiusure non potrebbe essere l’unica novità. Con l’entrata in attività del Governo Draghi si preannuncia un “cambio di passo” sui vaccini anti Covid e una “revisione” di misure e regole del sistema tra zona rossa, zona arancione e zona gialla. Cambiamenti richiesti sia per arginare meglio la diffusione della pandemia che continua a fiaccare il paese, ma soprattutto per fronteggiare le varianti covid, con continuano ad essere isolate.
Mentre si affaccia l’ipotesi di una zona arancione per tutta Italia, prendono forma anche le richieste delle Regioni. A riferire delle decisioni maturate all’interno della Consulta delle Regioni è stato Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna il quale ha così commentato. “Lavoro comune ed intesa fra tutte le Regioni che nelle prossime ore presenteranno al governo una piattaforma di proposte in vista del prossimo Dpcm, nella convinzione che occorra un deciso cambio di passo nella campagna vaccinale e per la ripresa economica. Anche per questo abbiamo chiesto al Governo un incontro urgente”.
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