di Carlo Longo
Sul fronte del vaccino anticoronavirus, buone notizie arrivano proprio dall’Italia: quello prodotto da ReiThera è efficace come quelli di Pfizer e Moderna. Ad affermarlo è Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Inmi Spallanzani di Roma, presentando all’Inmi i risultati della Fase 1 della sperimentazione di questo vaccino. “Abbiamo iniziato la sperimentazione del vaccino il 24 agosto e a 21 giorni non è stato osservato nessun evento avverso – ha dichiarato – Ci sono stati effetti indesiderati nel sito di iniezione, ma assolutamente rientrati senza la necessità di intervento medico e minori rispetto ai vaccini di Pfizer e Moderna. Il vaccino produce anticorpi neutralizzanti” rilevabili nel 92% delle persone vaccinate e “usato in emergenza basta una sola dose”.
Antonella Folgori, presidente ReiThera, azienda farmaceutica con sede a Roma e Napoli, ha invece sottolineato come l’azienda ora punti a “sviluppare 100mln di dosi all’anno. Il vaccino – ha sottolineato Folgori – è stabile ad una temperatura tra 2 e 8 gradi”
Ippolito ha anche spiegato che “comparando i dati di questo studio con quello degli altri due vaccini anti-Covid di di Pfzer, già in Italia, e Moderna che sta completando la sua procedura all’Ema, noi siamo esattamente in linea e la capacità di prevenire la malattia, almeno quella grave, è sostanzialmente sovrapponibile a Pfizer e Moderna”.
Per la Fase 1, ha detto Ippolito “abbiamo arruolato 100 persone e 45 sono state vaccinate con dosi diverse e tutti sono arrivati alla fine per la valutazione di sicurezza. Il picco di produzione di anticorpi a 4 settimane resta costante. Il protocollo di Fase 2, già pronto, lo sottometteremo alle agenzie regolatorie in tempi brevi. L’ipotesi poi è di chiudere la Fase 3 entro l’estate”.
Un successo quello di ReiThera di fatto sottolineato anche a livello istituzionale. ”Il Governo, per il tramite di una società pubblica – ha detto il commissario per l’emergenza Covid Domenico Arcuri – entrerà nel capitale dell’azienda per sostenerne, anche attraverso una iniezione di equity, la successiva fase 2 e fase 3. In cambio di questo sostegno noi tentiamo di raggiungere due obiettivi molto importanti. Il primo lasciare al nostro paese una capacità di ricerca, sviluppo e di sperimentazione che un anno fa non c’era e il secondo quello di avere la possibilità di acquisire dosi di vaccino per i nostri cittadini in misura stabile e crescente, anche al di là della prima urgenza che in queste ore ci affligge e che stiamo governando insieme all’Unione europea e agli acquisti centralizzati”.
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