di Edoardo Marcenaro
“Money – Go – Round”, la mostra di Rosso20sette è finita da un mese ma se ne parla ancora, forse più adesso di quando era in corso. Con Stefano, il gallerista, abbiamo iniziato a prepararla due anni fa: la ricerca delle banconote di tutto il mondo, la selezione degli artisti, i testi di Giulio, Emanuela e mio, il catalogo di Tiziana e la data di inaugurazione fissata per il 4 aprile 2020, che pandemia, lockdown e DPCM vari ci hanno fatto rimandare più volte, arrivando a settembre ma riuscendo, considerato l’attuale momento storico, a portarla a termine come da calendario.
Dopo le precedenti mostre di Rosso20sette “Art is Money – Money is Art”, collettiva organizzata nel 2018 (da me poi “esportata” a New York e Bogotà e già pronta per altre tappe oltreoceano), e la successiva “One Hundred Bucks and Few Cents”, personale di Piotr Hanzelewicz, entrambe con opere fatte su dollari americani rigorosamente originali e la prima con testo critico di Giorgio de Finis (allora direttore del MACRO di Roma), alcuni ci hanno detto che abbiamo inflazionato le mostre sul denaro, bellissimo e non so quanto inconsapevole gioco di parole, altri ci hanno tacciato di manierismo, altri ancora hanno proseguito sulla strada della ormai sempre più diffusa dollar art.
Per noi resta semplicemente un divertissement, come scritto a più riprese nei vari cataloghi delle mostre, che andrà avanti con nuove iniziative in cui il protagonista sarà sempre il “vil denaro” trasformato in opera d’arte. Ma che cosa è successo con “Money – Go – Round” che ancora se ne parla dopo più di un mese dal finissage?
Tra le varie banconote su cui lavorare, Maupal sceglie i 100 pesos argentini e sul retro disegna il ritratto di Maradona, rendendolo perfettamente uniforme alla iconografia originale della banconota. Antonello, collezionista grande tifoso del Napoli, compra la banconota e purtroppo dopo pochi giorni “El Pibe de Oro” scompare improvvisamente: la fine di un’epoca, triste cronaca di questi giorni.
E così torna in scena “Money – Go – Round”, con una agenzia ANSA che cita la mostra in relazione alla “proposta della senatrice argentina Norma Durango ai suoi colleghi senatori di creare una nuova banconota con la raffigurazione del grande Diego Armando Maradona”.
Non sappiamo quanto davvero Maupal abbia ispirato questa iniziativa come riportato nell’agenzia (rapidamente diffusasi su varie testate e social negli ultimi giorni), ma in ogni caso la notizia ci permette di fare alcune riflessioni.
Innanzitutto, il filo conduttore delle varie mostre sul denaro è stato il fenomeno del détournement, il “dirottamento” d’uso del denaro che diventa arte, arte che a sua volta torna a essere denaro: un chiaro esempio di circolarità che qualche anno avevamo definito circulart economy.
E, in conclusione, una domanda: qual è il valore della banconota di Maupal con il ritratto di Maradona, a prescindere dalla proposta della senatrice Norma Durango? E’ certamente un valore inestimabile, almeno per il collezionista, che va ben oltre qualsivoglia coefficiente fissato dal mercato dell’arte, spesso oggetto di diatribe tra galleristi e artisti.
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