Una debacle il primo dibattito televisivo per i due contendenti. Ma il presidente è quello che ha fatto peggio. Avrebbe avuto gioco facile con il suo rivale ma non è stato in grado di argomentare. Inquietante il futuro che si profila per gli Stati Uniti
E’ apparso incerto, debole, confuso. Armeggiava con le parole, si impigliava nell’argomentare. Insomma è stato un vero disastro epocale la performance di Joe Biden ieri ad Atlanta durante il primo faccia a faccia con Donald Trump in tv negli studi della Cnn. Dieci minuti che all’anziano presidente devono essere sembrati un’eternità e che hanno messo in seria difficoltà l’immagine del partito democratico. Dieci minuti imbarazzanti e fatali, che potrebbero pesare in maniera significativa sul voto di novembre, al di là dei contenuti. E i sondaggi che l’emittente ha condotto subito dopo il dibattito lo confermano: 33% per Biden, 67% per Trump.
Incalzato sui temi caldi dell’economia da Dana Bash e Jake Tapper Biden si è ingarbugliato. E’ partito subito male, balbettando, sbagliando le parole, parlando sottovoce al punto che era difficile sentirlo. I responsabili della sua campagna elettorale si sono affrettati a far sapere che era raffreddato confermando il suo stato di debolezza. Trump lo ha attaccato immediatamente: “Non ho neanche capito cosa abbia detto nell’ultima frase, e penso che neppure lui lo sappia”. Poi ha rimproverato al presidente di aver provocato l’inflazione che affligge gli americani quando vanno al supermercato o al distributore di benzina, ma il capo della Casa Bianca ha faticato a spiegare le sue scelte e i risultati ottenuti.
Sull’immigrazione Biden ha cercato di difendere la sua linea, accusando Trump di aver diviso le famiglie senza risolvere il problema con il suo avversario che ricordava che gli arrivi degli illegali sono diventati un’emergenza, che ha portato i terroristi in America e aumentato i reati: “Io la chiamo la criminalità dell’immigrazione favorita da Biden, che vuole i confini aperti”, ha detto il tycoon.
Sulla politica estera Trump ha esordito sul disastro Afghanistan che ha definito “l’evento più imbarazzante della nostra storia”, l’evento che ha distrutto, ha detto, la reputazione degli Usa a livello internazionale, spingendo Putin ad invadere l’Ucraina, e Hamas ad attaccare Israele incoraggiato dalla debolezza di Washington. Biden ha risposto che Trump è pronto a regalare Kiev e l’Europa a Putin, ma il suo rivale lo ha accusato di voler portare il mondo verso la “Terza guerra mondiale”. Anche sull’aborto il presidente non è stato convincente nell’attribuire al suo avversario la colpa di averlo cancellato. Una sorta di risveglio ha colto Biden quando si è scesi sul piano personale. Il presidente ci è andato giù duro ricordando agli americani che Trump” è stato condannato, perché ha fatto sesso con una pornostar mentre sua moglie partoriva il loro figlio”. Ciò nonostante non è riuscito a riprendersi, né a trarre vantaggio dalla rozzezza delle argomentazioni di Trump e dalla assoluta inanità di certe sue affermazioni. Insomma gli Stati Uniti con due candidati alla Casa Bianca così, che farebbero meglio ad andare a sfidarsi a golf, non sembrano avere davanti un luminoso futuro.
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