Zelensky assicura da un laro che l’Ucraina ha un piano ben definito per una nuova controffensiva e dall’altro apre alla possibilità di un vertice di pace in Svizzera
di Corinna Pindaro
Volodymyr Zelensky, il presidente dell’Ucraina, ha presentato per la prima volta un bilancio dei morti causati dalla guerra contro la Russia, rivelando in una conferenza stampa che la cifra delle vittime è di 31mila ucraini e 180mila russi, rispettivamente. Queste cifre sono notevolmente inferiori a quelle stimate dalle fonti d’intelligence occidentale, che affermano che il bilancio delle vittime ucraine potrebbe essere circa 70mila, tuttavia nessun governo ha confermato o smentito questi numeri.
Durante la conferenza, Zelensky ha sostenuto che la Russia era a conoscenza dei piani per la controffensiva dell’Ucraina ancor prima del suo inizio, rendendola inutilizzabile. Accusa che segna un cambio di scenario di guerra, con le forze russe che avanzano su diverse linee del fronte.
Nonostante ciò, Zelensky assicura che l’Ucraina ha un piano ben definito per una nuova controffensiva. Il leader di Kiev considera il 2024 come “l’anno della svolta” e, benché si aspetti una nuova offensiva russa, dichiara che saranno pronti per la battaglia. Zelensky sottolinea l’importanza del continuo sostegno dell’Occidente per realizzare la strategia e annuncia un “vertice di pace” in Svizzera per elaborare un piano di risoluzione del conflitto, da consegnare alla Russia.
Persiste però la convinzione del leader ucraino che l’Ucraina non può perdere la guerra, affermando che una tale eventualità equivarrebbe alla fine dell’esistenza dell’Ucraina stessa. Subito dopo il leader di Kiev precisa però che un’iniziativa diplomatica l’ha in mente. Punta su un “vertice di pace” da tenersi in Svizzera in primavera, in cui mettere a punto con i partner un piano di risoluzione del conflitto che verrebbe poi consegnato alla Russia. “Proporremo una piattaforma in cui Putin possa accettare di aver perso questa guerra e che è stato un enorme errore e una tragedia per noi e per il mondo democratico”. Ma l’Ucraina non può accettare di perdere la guerra, ribadisce: «Significherebbe che l’Ucraina non esisterebbe più».
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