La startup Neuralink di Elon Musk annuncia con entusiasmo i primi risultati “promettenti” dell’impianto cerebrale su un essere umano. Iniziativa che mira al controllo di macchine usando il cervello, curando disturbi neurologici e stabilendo una possibile relazione tra l’essere umano e l’IA
di Mario Tosetti
In una rivelazione sorprendente, Elon Musk ha annunciato i progressi realizzati dalla sua startup, Neuralink, con la notizia che il primo impianto cerebrale su un essere umano è stato un successo. La neurotecnologia, che vuole creare una comunicazione diretta tra il cervello e i computer, si propone di potenziare le capacità umane, trattare condizioni neurologiche come la SLA e il Parkinson e, eventualmente, instaurare una relazione simbiotica tra uomini e intelligenza artificiale.
Musk ha condiviso la notizia sulla sua piattaforma di social media, X, “Il primo essere umano ha ricevuto con successo un impianto di Neuralink. I risultati preliminari dimostrano un promettente rilevamento dei picchi neuronali”.
Neuralink, dal 2016, gode dell’autorizzazione per condurre test sugli esseri umani da parte degli organi regolatori statunitensi. La tecnologia di punta dell’azienda è l’“impianto Link”, un apparato delle dimensioni di cinque monete, introdotto nel cervello tramite chirurgia invasiva.
Finora, Neuralink ha ottenuto una raccolta di fondi di 363 milioni di dollari e impiega oltre 400 persone. La società di Musk non è l’unica a esplorare questo campo – noto ufficialmente come ricerca sull’interfaccia cervello-computer. Infatti, Musk ha avuto colloqui con Synchron, un’azienda specializzata in impianti, per una possibile collaborazione. La peculiarità della tecnologia Synchron è che l’impianto non necessita di interventi chirurgici invasivi per la sua installazione. La società australiana ha realizzato il suo primo impianto su un paziente americano nel luglio 2022.
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