Nel New Hampshire si svolgono le primarie repubblicane con Donald Trump e Nikki Haley come protagonisti. Mentre Haley si è concentrata sulla campagna locale, Trump ha mirato alle convention di grandi dimensioni. Tuttavia, la partecipazione giovane alle sue manifestazioni è diminuita, ponendo un interrogativo sulla sua vittoria. Nel frattempo, l’assenza di un candidato forte causa incertezze nell’ala democratica
di Mario Tosetti
Si svolge oggi nel New Hampshire la tanto attesa battaglia tra l’ex presidente Donald Trump e l’ex ambasciatrice delle Nazioni Unite Nikki Haley per la candidatura alle primarie presidenziali repubblicane. Tutto sembra già deciso secondo analisti, sondaggi e previsioni. Nonostante il ritiro a sorpresa del governatore della Florida, Ron DeSantis, con appena il 6% nei sondaggi, questo non significa automaticamente che i suoi sostenitori voteranno per Halley.
Nikki Haley, originaria del New Hampshire, ha condotto una campagna energica nel suo Stato natale, con l’aiuto del governatore repubblicano Chris Sununu. Ha organizzato per lei un tour esteso, con soste in ristoranti, scuole, sale da ballo e case di potentati locali. Trump, al contrario, ha optato per grandi convention, posando al fianco di politici della Carolina del Sud.
Ciononostante, alcuni osservatori hanno notato un calo nella partecipazione dei giovani agli eventi di Trump rispetto alla sua precedente campagna. Anziché restare coinvolti nella sua campagna, sembra che i giovani siano più interessati a questioni come l’immigrazione, l’economia e i diritti della comunità LGBTQIA+. Se Haley dovesse vincere, ciò risulterebbe in una significativa deviazione dai sondaggi attuali.
I risultati della CNN mostrano Trump in testa con il 50% del sostegno, mentre Haley rimane al 39%. Gli elettori indipendenti potrebbero rappresentare un fattore decisivo, in quanto nel New Hampshire sono autorizzati a votare nelle primarie di entrambi i partiti.
Nel contempo, manca un candidato democratico solido, con la lista dei 21 contendenti senza Joe Biden. Il New Hampshire ha rifiutato di aderire alle nuove regole del Democratic National Committee (DNC) che hanno modificato il calendario di voto per le primarie. Se disallineamenti si verificassero nel voto odierno, il partito potrebbe dover rivedere alcune delle sue posizioni. In questo scenario, potrebbe riemergere una lotta per la candidatura.