La prevista demolizione del laboratorio storico di Marie Curie a Parigi è stata sospesa dal Ministero della Cultura francese, in risposta alle proteste pubbliche contro la distruzione di un luogo di così grande valore storico e scientifico
di Mario Tosetti
La Ministra della Cultura francese, Rima Abdul Malak, il 5 gennaio ha interrotto i piani di demolizione di un sito storico prominente a Parigi: il laboratorio di Marie Curie rischiava di essere rimpiazzato da un moderno centro di chimica biologica dedicato alla ricerca sul cancro.
La ministra ha reso pubblica l’informazione su X, affermando di aver interloquito con Thierry Philip, presidente dell’Istitut Curie. Il committente della demolizione ha accettato di mettere in pausa i piani per permettere l’analisi di tutte le alternative possibili, in collaborazione con altre parti interessate e il Ministro dell’Educazione Superiore e della Ricerca, Sylvie Retailleau.
La distruzione del Pavillon des Sources, uno dei tre edifici del laboratorio di Marie Curie, situato in Rue d’Ulm, nel quartiere latino di Parigi, era stata programmata per lunedì. Oltre all’edificio, erano a rischio anche le magnifiche tiglie e platani piantati dalla stessa Curie, scienziata due volte premio Nobel.
Luogotenente della campagna contro la demolizione, Baptiste Gianeselli, ha sottolineato che la sospensione non garantisce la protezione dell’edificio a meno che non sia classificato come monumento storico. Claudine Monteil, esperta dei diritti delle donne, storica ed ex diplomatica francese, concorda che l’intero sito dovrebbe essere designato come sito storico.
Pavillon des Sources, edificato in mattoni e pietra, era stato utilizzato da Curie per la preparazione di materiali radioattivi per la sua ricerca. Il laboratorio era composto da tre edifici costruiti in collaborazione con l’Istituto Pasteur e l’Università di Paris nel 1909; questi includevano il Padiglione Curie, che ora è un museo, l’edificio del Padiglione Pasteur, che ospitava il laboratorio di biologia, oltre al Pavillon des Sources. Curie ne rimase la direttrice fino alla sua morte nel 1934.
Nel marzo dello scorso anno, la richiesta di demolizione del Padiglione era stata approvata dal Comune di Parigi. Allo scopo di decontaminare il sito e costruire una struttura di cinque piani per espandere il campus. L’Istituto Curie sostiene che l’edificio veniva utilizzato per immagazzinare i rifiuti ed è attualmente “inquinato e inutilizzabile”.
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