Sam Altman, ex capo di OpenAI, arriva alla testa del laboratorio di ricerca di intelligenza artificiale di Microsoft, segno di un potente cambiamento. Questo sviluppo segna una nuova direzione per l’innovazione tecnologica all’interno di Microsoft
di Carlo Longo
Sam Altman, un nome importante nel campo dell’Intelligenza Artificiale, sarà la nuova guida del reparto di ricerca di Microsoft dedicato alla stessa disciplina. La notizia è stata diffusa da Satya Nadella, CEO di Microsoft, che ha accolto Altman e Greg Brockman, indicando l’impegno continuo della sua azienda con OpenAI e l’entusiasmo di cooperare con il nuovo CEO di OpenAI, Emmett Shear.
Dopo l’improvvisa e sorprendente decisione di OpenAI di licenziare Altman, quest’ultimo ha trovato subito un rifugio in Microsoft. Questo cambio significativo avviene in seguito ad un periodo in cui la collaborazione tra OpenAI e Microsoft si è intensificata, culminata con un importante investimento da parte di quest’ultima. Tuttavia, una serie di questioni rimane in sospeso, inclusa la possibile influenza di Altman nel tentativo di indirizzare OpenAI verso l’accordo con Microsoft.
Il ritiro di Altman da OpenAI ha portato a numerose speculazioni all’interno della comunità tecnologica di Silicon Valley. Le informazioni e le strategie precedentemente condivise con OpenAI ora saranno a beneficio di Microsoft, causando probabilmente significativi cambiamenti nell’ecosistema delle start-up AI. Altman non è l’unico ad aver lasciato OpenAI, infatti, anche Greg Brockman, ex presidente dell’azienda, è passato a Microsoft.
Varie sono le ipotesi riguardo i possibili scenari futuri a seguito di questo cambio di assetto. Una delle teorie più dibattute riguarda la questione dei chip AI. Recentemente, Altman sembra aver mostrato un interesse particolare verso i produttori del chip di IA Tensor Processing Unit (TPU), in competizione con Nvidia. Questa decisione potrebbe aver scontentato il consiglio di amministrazione di OpenAI. Coincidentemente, Microsoft ha dichiarato di aver sviluppato il proprio chip AI personalizzato, che può potenzialmente evitare la dipendenza costosa da Nvidia.
Il futuro mostrerà se questa teoria si rivelerà corretta e come la nuova leadership di Altman influenzerà la direzione dell’intelligenza artificiale in Microsoft. Intanto, questa mossa segna un cambio importante nel panorama dell’IA, portando con sé nuove opportunità e sfide.
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