La decisione di chiedere al segretario generale Nato di rimanere in carica dopo la sua scadenza è stata presa in maniera concorde da tutti i Paesi dell’Alleanza per dare un segnale di continuità a fronte delle contingenze storiche
di Emilia Morelli
Jens Stoltenberg continuerà a ricoprire il ruolo di segretario generale della Nato per un anno dopo la scadenza del suo mandato, fino al 1 ottobre 2024. Nonostante l’ipotesi della proroga della nomina dell’ex primo ministro norvegese circolasse da tempo adesso è stato raggiunto in via ufficiosa l’accordo tra i Paesi membri della Nato e la decisione sarà ufficializzata nel corso dell’ormai imminente prossimo vertice dell’Alleanza, a Vilnus, l’11 e il 12 luglio.
“Gli alleati hanno ringraziato il segretario generale per la sua leadership e il suo impegno che sono stati fondamentali per preservare l’unità transatlantica di fronte a sfide di sicurezza senza precedenti”, si legge in una nota pubblicata sul sito della Nato. “Sono onorato della decisione degli alleati di estendere il mio mandato di segretario generale: il legame transatlantico tra Europa e Nord America ha garantito la nostra libertà e sicurezza per quasi 75 anni e, in un mondo più pericoloso, la nostra grande Alleanza è più importante che mai”, ha commentato Stoltenberg.
Quanto al nome del possibile successore non vi è ancora alcuna certezza. Circola con insistenza quello dell’attuale presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, la scelta di prorogare di un anno il mandato di Stoltenberg si sposa peraltro con la scadenza di von der Leyen dalla guida dell’esecutivo europeo prevista per l’estate 2024. Ad ogni modo la presidente della Commissione europea ha per ora escluso perentoriamente la possibilità: “Non sono sicuramente disponibile”, ha detto.
Fra i possibili candidati vi sono poi la premier danese Mette Frederiksen che di recente ha incontrato proprio Joe Biden, e quello del segretario di Stato per la difesa del Regno Unito, Ben Wallace. Quest’ultimo in particolare però sembra essersi tirato fuori dai giochi. “Non succederà – ha dichiarato – Il nuovo segretario generale dovrà avere il placet sia del presidente Biden sia di Macron” che, a suo giudizio, difficilmente potranno convergere in questo momento entrambi su di lui.
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