Approvato il bilancio di esercizio, il bilancio consolidato e la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario del Gruppo SACE al 31 dicembre 2022: in un anno complesso, caratterizzato da shock importanti sull’economia globale e italiana, il Gruppo SACE ha rafforzato il sostegno alla crescita sostenibile di imprese e Sistema Paese. Oltre 54 miliardi di euro (+46%) per un totale di più di 26.000 progetti supportati tra sostegno all’export, alla liquidità e agli investimenti green delle imprese italiane. Servite 37.000 imprese, la quasi totalità piccole e medie, sia con soluzioni assicurativo-finanziarie sia con servizi di accompagnamento di formazione e business promotion. SACE ha conseguito nell’anno risultati economico-finanziari positivi con un utile netto pari a 83,8 milioni di euro e confermato una forte solidità grazie a un patrimonio netto pari a 4,9 miliardi di euro.
Redazione
Il Consiglio di Amministrazione di SACE (nella riunione tenutasi lo scorso 30 marzo) ha approvato il progetto di bilancio di esercizio, bilancio consolidato e la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2022.
Il 2022 è stato un anno caratterizzato da uno scenario globale complesso e incerto, con forti ripercussioni sulle attività economiche e di impresa. La crescita del PIL mondiale è stata pari al 3%, influenzata da eventi quali la crisi russo-ucraina, il caro energia e inflazione elevata (8%). Anche l’economia italiana è stata impattata e ha dato prova di resilienza, con un PIL che ha sfiorato una crescita del 4%, spinto da consumi e investimenti, e con l’export che è cresciuto circa del 20% sfiorando i 625 miliardi di euro. Tale dinamica riflette un rialzo dei prezzi superiori alle aspettative (+20%), a fronte di una componente in volume pressoché stazionaria (+0,1%).
In questo contesto, SACE, tornata a marzo 2022 sotto il diretto controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha continuato a perseguire la propria missione di sostegno alle imprese italiane, in Italia e nel mondo, attraverso un supporto crescente alle aziende in termini di impegno e operatività, conseguendo, al tempo stesso, risultati economico-finanziari positivi e una forte solidità patrimoniale.
Una missione che è stata rinnovata e rafforzata nell’ambito del nuovo Piano Industriale 2023-2025 del Gruppo SACE presentato a fine anno e che si basa su quattro pilastri:
– la sostenibilità come principio fondante dell’azione del Gruppo SACE, attraverso l’introduzione di valutazioni e misurazioni di impatto nei processi aziendali e con l’obiettivo di contribuire alla transizione sostenibile del tessuto produttivo italiano;
– la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e del Gruppo offrendo soluzioni, prodotti e servizi basati su tecnologia e strumenti di frontiera, anche al fine di rendere sempre più efficienti i processi interni a beneficio delle imprese;
– il supporto alle PMI, con l’obiettivo di raddoppiare a 65mila il numero di PMI servite in tre anni.
– la squadra SACE, formata dalle persone del Gruppo che con orgoglio, spirito di servizio e valore del fare insieme renderanno possibile il processo di evoluzione intrapreso con il Piano Industriale.
Il supporto alle imprese nel 2022
Nel corso del 2022 il Gruppo SACE ha sostenuto esportazioni, garantito finanziamenti e supportato liquidità e investimenti green complessivamente per 54,3 miliardi di euro (+46% rispetto al 2021) per un totale di più di 26.000 progetti, al fianco di oltre 37.000 imprese (la quasi totalità di dimensioni piccole e medie), sia con soluzioni assicurativo-finanziarie sia con servizi di accompagnamento di formazione e business promotion.
Per quanto riguarda il supporto all’export e all’internazionalizzazione– operatività che SACE porta avanti da quarantacinque anni e che comprende anche le attività gestite dalle società del Gruppo, SACE BT e SACE FCT- i contratti assicurati e le transazioni garantite hanno raggiunto i 22,3 miliardi di euro nel 2022.
Per quanto riguarda il supporto al mercato domestico è proseguito l’impegno con le linee operative attivate a sostegno della liquidità delle imprese (Garanzia Italia e Garanzia SupportItalia) e dell’attuazione del Green New Deal in Italia (Garanzie Green).
A giugno 2022 si è concluso il Temporary Framework europeo connesso all’emergenza Covid-19: in questo ambito SACE ha supportato la liquidità delle imprese italiane colpite dalle conseguenze della Pandemia con Garanzia Italia per oltre 11 miliardi di euro. Con questo strumento, SACE ha garantito complessivamente 42 miliardi di euro di finanziamenti, dall’avvio dell’operatività nel 2020. Nel corso del 2022, inoltre, la crisi innescata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha portato all’apertura di un nuovo Temporary Framework europeo, nell’ambito del quale SACE è stata chiamata a intervenire a sostegno delle imprese danneggiate dalle conseguenze del conflitto e del caro energia: attraverso lo strumento Garanzia SupportItalia, attivato a luglio, SACE ha garantito, 18 miliardi di euro di liquidità.
È proseguita inoltre l’operatività a sostegno della transizione green dell’Italia: SACE ha garantito operazioni per circa 3 miliardi di euro attraverso le sue Garanzie Green, risultato in linea con l’anno precedente, a supporto di 244 progetti di economia circolare, mobilità sostenibile, riconversione di processi industriali ed efficientamento energetico. Valori destinati a crescere grazie alle diverse convenzioni concluse con gli istituti bancari e vista l’importanza e le opportunità che la transizione energetica rappresenta per la crescita sostenibile delle aziende italiane.
“I risultati raggiunti nel 2022 riflettono l’impegno di tutte le persone, le strutture e le aziende del Gruppo SACE a supporto delle imprese italiane in un contesto complesso dove il nostro sostegno può e deve fare la differenza – ha dichiarato Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE -. La strada per i prossimi anni è già tracciata nel nostro Piano Industriale 2023-2025 e si sviluppa lungo un percorso di crescita sostenibile, che faremo insieme alle aziende e a tutti i nostri partner e stakeholder, e che si fonda sull’innovazione tecnologica e digitale, una maggiore focalizzazione sulle PMI e un forte coinvolgimento delle nostre persone. Perché la missione che tutti sentiamo nostra è di agire insieme per creare soluzioni agili per le esigenze di evoluzione delle imprese italiane attraverso un network di relazioni, conoscenze e servizi finanziari”.
Centralità del cliente e focus PMI: iniziative 2022
Centralità del cliente e supporto alle PMI sono i principi fondanti del Piano Industriale 2023-2025, che si prefigge di raddoppiare a 65mila in tre anni il numero di PMI servite dal Gruppo SACE, coinvolgendole nell’ecosistema digitale mysace.it: una open platformintegrata tra tutti gli attori del Sistema Paese al servizio delle imprese italiane per consentire, in un unico spazio virtuale, l’accesso a prodotti e servizi offerti dal Gruppo ma anche da partner corporate e istituzionali che aderiscono alla piattaforma. L’obiettivo è quello di offrire soluzioni a 360° a supporto della crescita sostenibile delle PMI in Italia e nel mondo.
Diverse le iniziative di ascolto e accompagnamento realizzate in questa direzione già a partire da quest’anno. È stato identificato il Co-Design, quale nuova modalità di progettazione e sviluppo dell’offerta del Gruppo: il primo evento ha coinvolto un campione di imprese rappresentative del territorio nazionale e di diversi settori del Made in Italy, in un incontro di ascolto delle esigenze finalizzato a disegnare nuovi prodotti e a rendere quelli già disponibili più aderenti ai bisogni specifici delle aziende.
È proseguito nell’anno l’impegno di SACE per la diffusione di conoscenze e know how attraverso l’Hub formativo SACE Education: anche grazie alla partnership con 11 primarie Università, dal 2019 sono state erogate oltre 250 ore di formazione live, raggiungendo più di 400 ore di formazione gratuita e sempre disponibile sulla piattaforma online.
Infine, SACE ha continuato a sostenere l’export delle imprese italiane e a creare condizioni favorevoli per l’import strategico di materie prime in modo proattivo, attraverso le iniziative di Push Strategy e Business Matching, con l’obiettivo di creare nuove opportunità per le PMI e mettere in contatto le filiere italiane con grandi buyer esteri. Attraverso la Push Strategy, il programma lanciato nel 2017 che prevede la garanzia di SACE a fronte di linee di finanziamento a mercato a grandi e medie aziende estere e che favorisce il posizionamento delle aziende italiane, in particolare le PMI, nella loro supply chain, ha generato un totale di 1,7 miliardi di euro di export, 4,4 miliardi di euro sul valore della produzione e ha consentito di sostenere e mantenere oltre 25.000 addetti. Parte integrante del programma, gli eventi di Business Matching, quest’anno estesi anche a controparti non beneficiarie di linee di Push Strategy e rafforzati dalla piattaforma mysace.it, che hanno consentito a circa 2.000 PMI di incontrare i procurement team esteri attraverso 60 eventi organizzati online e in presenza in Italia e nel mondo.
Andamento del Gruppo SACE e assetto societario
I risultati presentati oggi sono frutto del contributo di tutte le società del Gruppo SACE, che hanno realizzato performance positive, grazie al progressivo sviluppo di sinergie di gruppo e a un’offerta di strumenti assicurativo-finanziari sempre più digitale e integrata.
Il 30% circa del supporto di SACE, pari a 12,2 miliardi di euro, si riferisce all’operatività a sostegno delle attività di export, rilievo strategico e internazionalizzazione delle imprese italiane che, sommate ai risultati conseguiti con Garanzia Italia, Garanzia SupportItalia e Garanzie Green, raggiungono un totale di circa 44,2 miliardi di euro.
SACE FCT, la società del Gruppo attiva nel mercato del factoring, ha chiuso un anno record in termini di turnover, smobilizzando crediti per 5,4 miliardi di euro, a cui si aggiungono altri 500 milioni di euro realizzati in sinergia con le altre società del Gruppo. La grande crescita del supporto di SACE FCT alla liquidità delle aziende italiane è stata possibile in particolare grazie al potenziamento del canale di Digital Factoring.
Restano pressoché stabili a 4,7 miliardi di euro le attività gestite da SACE BT, la società attiva nell’assicurazione del credito, cauzioni e rischi della costruzione, che ha registrato un’ottima raccolta premi (+24%).
Dichiarazione non finanziaria del Gruppo SACE
È stata inoltre approvata la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, lo strumento strategico complementare ai documenti di bilancio, focalizzato sui risultati non finanziari e gli impatti economici, sociali e ambientali generati nel 2022 al fine di guidare la strategia di sostenibilità del Gruppo SACE al fianco dei propri stakeholder.
Risultati di esercizio 2022 di SACE
Si riportano di seguito i principali risultati di conto economico e stato patrimoniale di SACE al 31 dicembre 2022. I dati relativi alle operatività a supporto del mercato domestico e dei progetti connessi alla transizione green delle imprese e del Paese sono registrati su una gestione separata, così come previsto dalle relative leggi di riferimento.
Premi. La raccolta premi dell’esercizio 2022 è stata complessivamente pari a 1.032 milioni di euro. La quota di premi lordi registrata da SACE, tenendo conto del regime di coassicurazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (entrato in vigore dal 1° gennaio 2021, così come previsto dal Decreto Liquidità – DL n.23/2020), ammonta a 373,2 milioni di euro.
Sinistri. Gli oneri netti relativi ai sinistri sono pari a 75 milioni di euro, in diminuzione del 16% rispetto al 2021.
Spese di gestione. Spese di periodo, pari a 97,8 milioni di euro garantendo un indice di efficienza operativa in miglioramento e pari all’8,8%.
Utile. SACE ha realizzato nel 2022 un risultato lordo positivo che si attesta a 128,7 milioni di euro (-7% rispetto all’esercizio precedente) e un utile netto pari a 83,8 milioni di euro (105,6 milioni nel 2021).
Situazione patrimoniale. Il patrimonio netto è pari a 4,9 miliardi di euro (sostanzialmente stabile rispetto al 31.12.2021), mentre le riserve tecniche ammontano a circa 5,8 miliardi di euro (+12%).
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