Il Ceo Lorenzo Mariani: “Ancora una volta il 2022 ci ha dimostrato come Mbda Italia abbia fatto la sua parte per gli ottimi risultati del gruppo, facendo leva su conoscenze e competenze condivise“
di Ennio Bassi
L’azienda missilistica Mbda Italia ha avuto un ruolo determinante nel successo del Gruppo Mbda nel 2022. Questo è quanto affermato da Lorenzo Mariani, Ceo MBDA Italia e direttore esecutivo del gruppo per le vendite e lo sviluppo aziendale, durante la conferenza stampa svoltasi oggi in cui ha presentato i risultati dell’azienda nel 2022 e i primi successi del 2023.
Il Gruppo Mbda, che produce missili e sistemi missilistici, ha registrato ricavi per 4,2 miliardi di euro nel 2022, confermandosi ai livelli record del 2021. L’acquisizione di ordini ha raggiunto un nuovo record di 9 miliardi di euro, portando il portafoglio ordini a 22,3 miliardi. Nel 2022, il gruppo ha assunto 1.570 nuovi dipendenti, prevedendo ulteriori 2.000 assunzioni nel 2023. Il Gruppo Mbda è controllato da Airbus (37,5%), Bae Systems (37,5%) e Leonardo (25%), e in Italia ha sedi a Roma, Bacoli (Napoli) e La Spezia, quest’ultima specializzata nella produzione di missili antinave.
Un esempio significativo del contributo italiano è il contratto da oltre 600 milioni di euro per la produzione dei sistemi Shorad e dei missili Camm-Er, firmato con Occar. Il contratto prevede la fornitura di sistemi per la difesa aerea GRIFO e MAADS all’Esercito e all’Aeronautica Militare italiana, con un programma della durata di circa 10 anni.
Il Camm-Er, frutto di una collaborazione tra Italia e Regno Unito, è un missile di nuova generazione e rappresenta la variante a portata estesa del Camm, già utilizzato da numerose forze armate in tutto il mondo per la difesa aerea. Questo è solo l’ultimo esempio dell’importanza della cooperazione che sta alla base del successo e del futuro di Mbda.
Mariani ha sottolineato esplicitamente l’importanza dei risultati ottenuti: “Ancora una volta il 2022 ci ha dimostrato come Mbda Italia abbia fatto la sua parte per gli ottimi risultati del gruppo, facendo leva su conoscenze e competenze condivise – ha spiegato il CEO di MBDA – La cooperazione è la soluzione vincente sia dal punto di vista dei risultati finanziari sia da un punto di vista strategico. Condividere soluzioni, tecnologie e investimenti ci consente di consolidare una sovranità sulla quale poter costruire la nostra difesa e la nostra sicurezza, in Italia e in Europa. Una sovranità che va mantenuta e alimentata con l’innovazione e l’evoluzione delle nostre tecnologie che, in un contesto così complesso, devono poter rispondere efficacemente e con tempismo alle sfide che abbiamo continuamente di fronte, anticipandole quanto più possibile; un obiettivo questo non più procrastinabile e oggi più sempre più necessario da perseguire”.
Mariani poi è entrato nei numeri e nel merito delle varie operazioni portate a termine. “Mbda Italia – ha detto – ha significativamente contribuito agli eccellenti risultati raggiunti nel 2022 dal Gruppo Mbda. Determinante per questi risultati è stata la componente export con circa 6 miliardi di euro di contratti finalizzati e firmati all’estero (Emirati Arabi Uniti, Grecia, Medio ed Estremo Oriente) a cui l’Italia ha contribuito in particolare in Egitto, Kuwait e diversi altri Paesi del Medio Oriente. Sempre in tema di cooperazione, il 2022 ha inoltre visto la firma dell’accordo sul Gcap (Global Combat Air Programme) dedicato alla realizzazione del caccia di sesta generazione, al quale MBDA Italia parteciperà nell’ambito della filiera italiana delle aziende coinvolte, grazie alle sue competenze sulle tecnologie e sui sistemi d’arma collaborativi».
Un altro recente successo per Mbda Italia è la partecipazione al consorzio Eurosam per la realizzazione di nuovi missili Aster e del sistema Samp/T NG per Italia e Francia. Questi contratti, insieme a quello del Camm-Er, coinvolgeranno tutti gli stabilimenti di Mbda Italia, da Roma a Fusaro e La Spezia. Mariani ha sottolineato l’importanza della cooperazione e della condivisione di soluzioni, tecnologie e investimenti per consolidare la sovranità e la sicurezza in Italia e in Europa. Ha inoltre annunciato l’obiettivo di aumentare il personale di Mbda Italia del 10% entro la fine dell’anno, raggiungendo per fine anno le circa 1.900 unità.
In merito alle conseguenze della guerra in Ucraina sul conti di MBDA, Mariani è stato chiaro: “Nel 2022 – ha detto – l’impatto diretto del conflitto in Ucraina sui risultati del gruppo Mbda, gruppo di missili e tecnologie per la difesa e’ minimo e corrisponde solo ad un ordine per un valore inferiore a 300 milioni. Se parliamo di impatto diretto collegato all’Ucraina – ha aggiunto il CEO di MBDA – non previsti da budget precedenti che nascono dall’esigenza del conflitto c’e’ un solo contratto. Tutto il resto e’ onda lunga legata ai fenomeni di instabilita’ geopolitica e l’anticipo di alcuni contratti“.
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