Alle elezioni regionali a Berlino il partito del Cancelliere tedesco Olaf Scholz è stato sconfitto chiaramente, ora il rischio è di perdere dopo 22 anni la guida del governo berlinese. Si tenterà un governo di coalizione
di Mario Tosetti
Il voto delle elezioni regionali a Berlino offre un’unica prospettiva di analisi: il partito socialdemocratico, di cui fa parte il cancelliere tedesco Olaf Scholz, stando alle proiezioni ha raggiunto a malapena il 18%. Si tratta del risultato peggiore dal dopoguerra che porta con sè il concreto rischio che l’SPD dopo 22 anni debba cedere il controllo sul governo della capitale.
E’ la seconda volta che, a stretto giro, si vota per le elezioni regionali in Germania. L’ultima volta, nel settembre 2021, sono state riscontrate irregolarità quali file interminabili e schede fuori norma tanto che il tribunale ha ordinato la ripetizione del voto. Da quelle ultime votazioni l’SPD ha perso il 3% e i rivali del partito conservatore CDU hanno conquistato il 10% dell’elettorato arrivando al 28% confermandosi il primo partito a Berlino.
I socialdemocratici tedeschi potrebbero salvarsi solo ricorrendo ad un’alleanza con i Verdi che si attestano oltre il 18% e la sinistra della LInke che supera il 12%.
Per quanto riguarda gli altri partiti si registra da un lato un aumento delle preferenze per il partito di estrema destra Afd a oltre l’8%, dall’altro un crollo per i liberali Fdp che rischiano di non superare neppure lo sbarramento del 5% e non ottenere alcun seggio nel parlamento berlinese.
La sconfitta dell’SPD rimane il dato certo, che vede anche la sindaca uscente Franziska Giffney battuta nello scontro diretto per il collegio elettorale di Neukölln a favore del suo avversario della Cdu, Olaf Schenk. “Una serata amara”, ha commentato Giffney, invocando la necessità di lavorare per una coalizione insieme con Verdi e Sinistra. Il rischio però è che, considerato il risultato elettorale la Cdu rivendichi il mandato ricevuto dal corpo elettorale e che la coalizione al governo finisca per essere un ibrido con l’SPD o i Verdi.
Ad ogni modo la sconfitta a Berlino del suo partito arriva in un momento in cui già piovevano critiche sull’operato di Scholz considerato il suo iniziale tentennamento a fornire i carrarmati Leopard 2 all’Ucraina. Il popolo tedesco appare infatti diviso tra chi accusa il Cancelliere di aver fatto troppo poco e tardi e chi invece di stare tradendo la vocazione pacifista della Germania dopo il secondo dopoguerra.
(Associated Medias)- Tutti i diritti sono riservati