Il ministro per gli Affari Regionali, Roberto Calderoli, in un’intervista a Repubblica ha attaccato duramente il presidente francese, Emmanuel Macron, accusandolo di aver guardato solo “al proprio pollaio” mentre la condivisione sarebbe necessaria per porre fine al conflitto in Ucraina
di Corinna Pindaro
L’invito da parte del presidente francese Emmanuel Macron riservato al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha fatto storcere il naso alla classe politica italiana. Non solo la premier lo ha definito inopportuno arrivando al vertice a Bruxelles previsto per il giorno successivo ma il ministro degli Affari Regionali, Roberto Calderoli, in un’intervista a Repubblica si è lasciato andare a commenti non proprio gentili.
“Ha commesso un errore da matita blu”, ha detto il ministro leghista spiegando che Macron “ha guardato solo al proprio pollaio”. Dunque, “all’immagine interna, non ha mostrato visione europea, peraltro alla vigilia del Consiglio di Bruxelles al quale si sapeva già che Zelensky avrebbe partecipato”.
Non la tocca piano Calderoli che si spinge a dire che Macron “ha il complesso del primo della classe. Il galletto è il simbolo della Francia, no? Quello che Macron e altri non hanno capito è che l’Italia è la cerniera dell’Europa, ha un ruolo importante sia nei confronti dei Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo, sia nei riguardi del Sudamerica”.
L’atteggiamento di Macron. per il ministro è aggravato dal fatto che la guerra in ucraina “è a un passo da un equilibrio militare tra l’aggressore russo e la difesa del ucraina. È la condivisione necessaria per sedersi a un tavolo di negoziato”. E, considerato il recente sisma che ha colpito la Turchia e Siria, “facciamo in modo che, data la distruzione della natura, si fermi quella provocata dall’uomo. Sospendiamo il conflitto; impossibile non riuscire a trovare una via d’uscita politica”.
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