Convocato un tavolo di confronto al ministero del Lavoro il 19 gennaio perchè vengano poste le premesse per il superamento definitivo della legge Fornero. Sarà il primo di una serie di incontri, che dovrebbero portare ad una completa riforma entro i primi cinque mesi del 2023
di Carlo Longo
La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha convocato un tavolo di confronto per il 19 gennaio finalizzato a superare definitivamente la legge Fornero. I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil avanzeranno delle proposte da cui potrà essere elaborato un sistema di pensionamento flessibile che fissi l’età di fuoriuscita dal mercato del lavoro a 62 anni.
L’incontro nasce dalla “consapevolezza di dover mettere fine a quella stagione non più breve, di interventi fatti ogni anno, per evitare lo scalone Fornero e individuare forme di uscita anticipata“, ha spiegato alla Commissione del Senato la ministra Calderone sottolineando la necessità che sia predisposta “una riforma di sistema incentrata sulla flessibilità”.
La ministra ha, inoltre, evidenziato che nonostante il percorso non sarà semplice da parte del suo dicastero “c’è tanta volontà di ascolto per individuare le risposte che verranno sollecitate”. L’obiettivo del governo è procedere in maniera celere e spedita. “Il tavolo sulle pensioni andrà avanti spedito e la prima bozza potrebbe vedere la luce entro i primi 5 mesi dell’anno“, ha affermato Calderone.
Nella convocazione alle organizzazioni sindacali si preannuncia la volontà “di avviare un percorso articolato di analisi e confronto” per valutare l’impatto economico e sociale di possibili soluzioni “di natura strutturale” e “un’ attenta razionalizzazione degli attuali strumenti di prepensionamento” oltre che il rilancio della previdenza integrativa. L’incontro sarà solo il primo di una serie di tavoli tecnici, sarà infatti articolato un calendario di incontri.
I sindacati hanno accolto con favore la proposta del governo, il segretario confederale della Uil Domenico Proietti ha dichiarato di aspettarsi un’ interlocuzione positiva che definisca entro il prossimo maggio un nuovo sistema presidenziale. Il segretario confederale di Cgil ha Christian Ferrari ha commentato la convocazione auspicando che “il governo volti pagina e dia “un segno evidente di discontinuità con le scelte sbagliate sulla previdenza effettuate con l’ultima legge di bilancio “.
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