La manovra continua a far discutere, Forza Italia ha chiesto un innalzamento delle pensioni minime a 600 euro e il sottosegretario al lavoro ha affermato che certamente sarà fatto, ma nel corso della legislatura. Giorgio Mulè, invece, ha rivendicato la paternità di Forza Italia ad alcune misure della manovra
di Corinna Pindaro
Il nodo delle pensioni continua a fare discutere, in particolare a chi, in primo luogo Forza Italia, ha chiesto un innalzamento delle pensioni minime a 600 euro ha risposto il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon affermando “Non subito ma lo faremo nel corso della legislatura”.
“Con questa legge di bilancio si aumentano le pensioni minime a 574 euro e possibilmente arriveremo a 600 euro come chiede Silvio Berlusconi”, ha detto il vicepresidente della Camera e deputato di FI, Giorgio Mulè che ha aggiunto, “E’ la manovra che aiuta gli ultimi perché stanzia 500 milioni per il bonus sociale in favore delle famiglie meno abbienti, aiuta i nuclei familiari con disabili rendendo stabile il contributo a prescindere dall’età”.
Il deputato forzista ha ribadito che la legge di bilancio, secondo lui, “va incontro alle esigenze di chi sta in difficoltà e lo sta facendo in modo determinante Forza Italia”.
In particolare, “la riduzione delle tasse in favore dei lavoratori autonomi che stiamo portando avanti serve ad avvicinare il loro carico fiscale a quello dei dipendenti, mentre sul fronte del lavoro la decontribuzione per chi ha fino a 35 anni insieme al ritorno dei voucher vanno incontro alla nostra visione di società che facilita e agevola chi fa impresa e chi cerca un impiego”, ha evidenziato Mulè.
Nei prossimi giorni, invece, è stata convocata una cabina di regia sul Pnrr che sarà coordinata dal ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto.
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