Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha chiarito in un’intervista al Corriere della Sera che il tema delle Ong, con il rifiuto del governo italiano di far sbarcare l’Ocean Viking, è stato utilizzato dal governo in chiave strumentale al fine di aprire un dibattito in Europa che trovi soluzioni strutturali e condivise al problema
di Mario Tosetti
Il fenomeno dei migranti è un tema che fa discutere. Si discute soprattutto la posizione del nuovo governo alla luce del rifiuto di fare sbarcare la nave dell’ Ong Ocean Viking, che trasportava 234 migranti, e che ha trovato poi rifugio in Francia.
A fare il punto della situazione ci ha pensato Guido Crosetto, il ministro della Difesa che in un intervista al Corriere della Sera ha dichiarato: “il tema di poche centinaia di migranti è poca cosa, ma se non lo affrontiamo tra 15 anni ci troveremo con 70 mila arrivi al giorno dall’Africa, milioni di persone all’anno”.
Secondo Crosetto è necessario intervenire e trovare una soluzione strutturale il più rapidamente possibile. “Il fenomeno va affrontato adesso, fra vent’anni l’Africa avrà due miliardi e mezzo di abitanti. Se non cambiano le condizioni più della metà degli africani non potrà sfamarsi e dovrà spostarsi. Porre il problema partendo dalle Ong, che sono la punta microscopica di un iceberg gigantesco, è un modo per costringere tutta la Ue ad affrontarlo”, ha detto il ministro della Difesa.
Crosetto ha continuato sottolineando che il tema delle Ong è stato utilizzato strumentalmente al fine di aprire un dibattito in Ue, coinvolgendo l’intera Europa in un problema che non può essere solo italiano. Dopo la presa di posizione del governo italiano si costituiranno tavoli dove si discuterà di migranti, di Africa e di Ong. “Giorgia Meloni sta cercando di alzare l’asticella del dibattito”, ha sottolineato Crosetto. Per quanto riguarda gli attriti con Parigi Crosetto ha risposto: “La Francia ha voluto fare un braccio di ferro sulla nave Ocean Viking e, alla faccia dell’accoglienza, i migranti sono già stati rimpatriati”.
Interrogato sulla guerra in Ucraina il ministro della Difesa ha affermato: “Viviamo una fase complessa, la guerra sarà ancora lunga. Questi bombardamenti alle infrastrutture civili servono a dare un ulteriore colpo al morale degli ucraini. La strategia russa è cambiata ed è ancora più violenta, punta a rendere impossibile ad alcuni milioni di persone affrontare l’inverno. Per non morire di freddo saranno costrette a migrare verso l’Europa. È un modo disumano di combattere la guerra, che porta a un ulteriore aggravamento”. Infine in relazione al recente episodio che ha visto un missile cadere in Polonia e che ha destato molta preoccupazione in ambito internazionale Crosetto ha precisato che “l’ipotesi più accreditata è che sia stato un missile ucraino” e secondo lui “non è un incidente destinato ad aggravare una situazione più grave”.
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