Al Finance Meeting organizzato a Milano, quest’anno intitolato Tomorrow Speaks, la storica azienda emiliana ha discusso con ospiti illustri di Piattaforme e Metadati e della necessità di nuovi marketing mix capaci di supportare banche, finanziarie e assicurazioni nella business transformation del settore
di Ennio Bassi
Al Finance Meeting di Milano CRIF ha presentato i risultati di un’analisi originale condotta su un campione rappresentativo di 55.000 clienti del digital lending e relativi 71.000 conti correnti, che ha evidenziato una marcata crescita del numero di utenti che hanno prestato a banche e finanziarie il consenso all’“Access2Account”, la cui percentuale è passata dal 35,4% al 56,6%.
Un segnale sicuramente incoraggiante che dimostra il fatto che gli italiani stanno acquisendo sempre più fiducia e dimestichezza con i processi della PSD2, e che saranno proprio questi utenti, appena raggiunta la massa critica necessaria, a dare potente accelerazione allo sviluppo di nuove modalità di valutazione delle potenzialità creditizie di un individuo, basate sulla raccolta di dati e informazioni relative ai loro comportamenti digitali transazionali.
Questa disponibilità degli utenti fa capire quanta potenzialità c’è in un marketing basato sull’analisi intelligente e “real time” dei dati che anche l’Open Banking (e un domani ancora più l’Open Finance) rendono disponibili.
La storia di come CRIF ha costruito la sua leadership in questo settore, come ci ha raccontato il Direttore Generale Silvia Ghielmetti, è caratterizzata da continue evoluzioni ed accelerazioni: Innanzitutto, CRIF è diventata AISP e PISP, sviluppando non solo la connettività dei dati di conto corrente in tutta Europa, ma soprattutto pacchetti di KPI utili alla creazione di innovativi “use case” sia di rischio che commerciali. Quindi ha investito sulla digitalizzazione dei processi finanziari, acquisendo prima Inventia e le sue applicazioni di Digital Onboarding, poi Strands con il suo patrimonio di Personal Financial Management. Nel frattempo, sviluppava internamente KYC MORE, la piattaforma Know Your Customer, studiata per supportare con l’acquisizione di nuove tipologie di informazioni e Artificial Intelligence i processi KYC di persone fisiche e giuridiche, e, in parallelo, BNPL Suite, che aggrega tutte le applicazioni necessarie per conquistare l’attuale frontiera dei prodotti creditizi Il Buy Now Pay Later, modalità di pagamento che, sulla base della ricerca realizzata da CRIF con Nomisma, interessa ben il 54% degli italiani.
Per cogliere puntualmente le opportunità che nel tempo l’evoluzione tecnologica ci ha offerto – conclude Silvia Ghielmetti – abbiamo dovuto investire sempre e solo sulle soluzioni migliori, muovendoci attentamente tra acquisizioni sul mercato e sviluppo interno di soluzioni proprietarie.
Tra i nostri criteri di scelta, abbiamo dato ossessiva priorità all’experience dell’utente finale, affinché questo non dovesse mai subire complessità e sofisticazione delle nostre applicazioni. Sappiamo con certezza, infatti che l’utente finale misura la performance della sua Banca in semplicità e velocità, come quando sceglie un pc o uno smart phone. Per questo in CRIF vogliamo che i nostri servizi siano disegnati per essere facili e immediati.”
Approccio innovativo, validità delle soluzioni, capacità e commitment nell’affiancare il cliente nell’integrazione delle soluzioni innovative con i sistemi informativi nativi. Certamente è anche per questo che CRIF si è aggiudicata il titolo di Best Open Banking International Player all’Open Banking Expo Award. In aggiunta sono tanti i clienti che hanno scelto l’azienda bolognese per questi servizi: Cofidis, Sella Personal Credit, Klarna e i grandi retailer leader nell’e-commerce come Zalando, La Redoute, Fly Now Pay Later. Ma quello che da più la misura di quanto CRIF si distingua nel panorama concorrenziale è proprio la fiducia dei suoi clienti storici che da sempre ne hanno apprezzato la capacità di investire nell’innovazione.
Stefano Cioffi, Responsabile servizi digitali Open Banking di Banco BPM, ci racconta: “Banco BPM ha avviato da tempo un importante programma di trasformazione digitale denominato “DOT – Digital Omnichannel Transformation” che si prefigge l’obiettivo di accelerare e promuovere la cultura dell’innovazione, generare know how favorendo la collaborazione, proporre prodotti e servizi di valore per il cliente. Banco BPM ha scelto di adottare le soluzioni di Personal&Business Financial Management di CRIF per offrire ai propri clienti efficaci strumenti di advisor digitale per supportarli nella gestione quotidiana dei flussi di cassa.
Abbiamo visto in CRIF – ha aggiunto il dirigente di BPM – un partner italiano di consolidata esperienza nel mondo bancario domestico e internazionale in grado di offrire servizi innovativi in ambito di Open Banking. Questa scelta ci permetterà di offrire soluzioni di valore per la clientela e di migliorare il time to market delle nostre iniziative. Con l’utilizzo dei servizi di Financial Management di Open Banking di CRIF – ha concluso Cioffi – Banco BPM si aspetta di raggiungere importanti risultati. In primo luogo, migliorare la customer experience dei clienti e attirare nuovi segmenti “digital adopter”, perfezionando costantemente le funzionalità esistenti e arricchendo l’offerta attraverso una migliore comprensione dei bisogni degli utenti sempre più inclini all’uso dei canali digitali”.
Abbiamo quindi chiesto al Managing Director Finance Italy di CRIF, Marco Colombo, di sintetizzare il contributo e l’approccio CRIF alla trasformazione digitale di banche, finanziarie e assicurazioni: “Come ribadito nel nostro Tomorrow Speaks, è questione di sapersi reinventare continuamente e possibilmente anticipare il mercato. Questi ultimi anni ci hanno visti impegnati nel passare da DATO a METADATO, da WORKFLOW a PIATTAFORMA. Ma non basta. Tutti stanno investendo sul digitale ma far evolvere macchine complesse come quelle dei nostri clienti, richiede tempo e una “nuova cultura gestionale”. Quella che CRIF ha sviluppato grazie a investimenti lungimiranti in piattaforme sempre più evolute e all’impiego massiccio di AI, che pochi possono vantare di avere.”
In un mercato dove banche, finanziarie e assicurazioni si trovano ad affrontare una prospettiva dai risvolti sempre più intangibili, metaverso, bitcoin etc, e un utente finale, metazen, sempre più lontano dal tradizionale concetto di banca e di moneta, affascinato dalla velocità e dalla informalità degli strumenti, sempre più dematerializzato e votato alla gestione autonoma del proprio patrimonio, CRIF c’è.
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