by Ennio Bassi
Con una toccante quanto efficace lettera di stampo materno Kerry Kennedy, figlia del compianto Bob e Presidente del centro internazionale dedicata ai diritti umani che porta il nome del padre, ha invitato gli americani a ritornare in Italia e a riscoprire i piaceri e le bellezze del “bel paese”. Una lettera, quella di Kerry, ricca di umanità e scritta col cuore che dimostra tutto il suo profondo e genuino attaccamento all’Italia. Del resto è proprio nel nostro paese, partendo dalla sede di Firenze, che il Robert F. Kennedy Human Rights Italia, grazie al lavoro del suo Presidente Stefano Lucchini, ha dimostrato di essere uno dei più attivi a livello internazionale.
“Cari Mariah, Michaela, Cari famigliari ed amici, tornate in Italia!”, comincia così l’appassionata lettera aperta di Kerry Kennedy ad amici e parenti, anticipata in versione integrale dal Corriere della Sera, uno dei principali quotidiani italiani. “So che siamo tutti stanchi del Covid, e ansiosi di tirare fuori i nostri passaporti – scrive la Presidente di RFK – Se siete vaccinati, l’Italia è un posto di gran lunga più sicuro delle metropolitane o di tanti Stati americani. Prendete in considerazione l’idea di salire su uno dei tanti voli Covid Free (sale chi è stato vaccinato ed esibisce un test negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partenza e all’arrivo in Italia si viene sottoposti a un tampone rapido in modo da evitare la quarantena cautelativa). La cosa più bella dell’Italia sono gli italiani. Abbiamo molto da imparare da loro su come far convivere la dedizione al lavoro con la cura della famiglia e il tempo libero. Preparatevi ad essere invitati a pranzo, a cena, per un fine settimana, a un tour dei loro luoghi preferiti, a un matrimonio di famiglia e molto altro: estendere gli inviti per gli italiani è uno sport nazionale e nessuno rimane escluso.”
Parole dolcissime e franche di chi ben conosce l’ospitalità italiana ma soprattutto di chi sa bene che per il nostro paese la ripresa del turismo internazionale, soprattutto quello di provenienza statunitense, è un fattore decisivo per riavviare il volano dell’economia domestica. Tant’è che Kerry vi si sofferma elencando nelle sue raccomandazioni tutte le eccellenze italiane, dall’arte alla cultura, dalla moda alle bellezze naturalistiche fino alla nostra celebre cucina.
“Portate i vostri figli a Roma, il museo d’arte e storia più interattivo del mondo – scrive Kerry – in Italia tutto è arte, tutto è storia. Le si possono godere anche all’aperto, per esempio percorrendo la Via Francigena. Firenze è circondata da sentieri, che vi permetteranno di fare un’escursione diversa ogni giorno senza cambiare camera d’hotel. Ma se volete spingervi oltre, niente batte le Alpi italiane: sarà impossibile utilizzare tutti gli aggettivi a disposizione per descriverne la bellezza, la magnificenza, l’imponenza. L’estate è la stagione in cui i diversi tipi di pomodori sono finalmente maturi: li potrete gustare sulla pizza, con i vari formati di pasta o addirittura come confettura.”
Per l’Italia nulla poteva funzionare meglio di questa “lettera di raccomandazioni” che si sofferma ampiamente anche sulla forte matrice multireligiosa dell’Italia, paese centro del cattolicesimo mondiale ma anche luogo di fraterna accoglienza per ebrei e musulmani. Kerry Kennedy, come dicevamo, l’ha scritta con il cuore ma anche in base indicatori precisi che riguardano il suo paese e il centro che porta il nome del padre. “Il più grande dono per l’America sono i quasi 18 milioni di americani di origini italiane – scrive – È tempo di tornare in questo Paese magico, e mostrare il nostro amore e la generosità al luogo che ci ha dato così tanto”.
Poi c’è l’attivismo della sezione italiana del RFK che, con il suo Presidente Lucchini, ha dimostrato di saper ottimamente gestire un’organizzazione no profit creata nel 1968 dagli amici e familiari del Senatore Robert F. Kennedy, per portarne avanti l’eredità morale e realizzare il suo sogno di un mondo più giusto e pacifico. Lucchini e il suo staff anche in piena pandemia, dalla bellissima sede fiorentina realizzata nell’ex carcere de Le Murate, hanno dato vita ad una serie di iniziative umanitarie e continuato a formare attivisti, studenti e docenti provenienti da tutto il mondo sui temi dei diritti umani. Nel 2020, per fronteggiare l’emergenza Covid19, la struttura – tanto per fare un esempio – è stata destinata alla Croce Rossa Italiana – Comitato di Firenze per l’assistenza a medici e infermieri impegnati per la pandemia, nonché per la distribuzione di cibo e beni di prima necessità. Insomma, il lascito di Robert F. Kennedy in Italia ha messo bene radici e l’amore della figlia Kerry per il bel paese è molto profondo e ben ricambiato.
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