di Ennio Bassi
Antonio Cammisecra, CEO di Enel Global Infrastructure and Networks, in un articolo pubblicato dal “The Economist” illustra le nuove prospettive di Enel, in tema di energie rinnovabili, su scala globale.
“Al giorno d’oggi i network della distribuzione di energia stanno cambiando in modo radicale. Questo cambiamento di rotta è guidato dall’integrazione di fonti rinnovabili decentralizzate, e su scala più piccola, insieme alla diffusione di risorse energetiche distribuite come residenziali o commerciali, il fotovoltaico sui tetti, le batterie domestiche, i veicoli elettrici”, spiega Cammisecra che continua,”secondo i dati riportati dal Bloomberg New Energy Finance (BNEF) la dimensione delle nuove centrali elettriche sarà sei volte più piccola dal 2050, rispetto a quella odierna. Mediamente la dimensione delle strutture europee passerà da 562 MW a 32 MW. Tuttavia, allo scopo di garantire un servizio sempre più affidabile in questo scenario in evoluzione, gli operatori del network di distribuzione hanno bisogno di diventare dei veri e propri orchestratori dei sistemi energetici a livello locale e dispiegare programmi di investimento mirati a realizzare delle reti più robuste e affidabili, col ricorso a tecnologie innovative, valorizzando l’automazione del network e le capacità di controllo”.
Il Direttore della Divisione Globale Infrastrutture e Reti non tralascia la necessità di andare verso un mondo più produttivo, efficiente ed ecosostenibile, attraverso un ripensamento delle reti di distribuzione in grado di abbracciare nuovi principi di sostenibilità, “l’uso dell’elettricità deve essere incoraggiato come la scelta più semplice e naturale per tutti i cittadini al fine di contribuire ad un futuro ad impatto zero – afferma Cammisecra – Enel è il più grande gruppo privato nel mondo a possedere e operare nei network di distribuzione energetica fornendo una rete di connessione ad oltre 74 milioni di utenti finali e erogando elettricità attraverso più di 2, 2 milioni di chilometri di power lines diffuse attraverso otto nazioni”.
Il progetto in relazione alle rinnovabili presenta connotati ambiziosi essendo mirato ad “unificare la gestione di tutti i nostri network nel mondo”, dichiara Cammisecra che aggiunge, “Stiamo sviluppando un nuovo modello di lavoro su scala globale per le nostre reti attraverso la predisposizione di una piattaforma innovativa. Allo stesso tempo stiamo ridisegnando una grande porzione delle nostre operazioni puntando sulla digitalizzazione e il rafforzamento delle nostre capacità di calcolo, allo scopo di processare in maniera crescente volumi maggiori di dati. Tutti questi sono elementi chiave per la nostra strategia di crescita, che abbraccia dal 2020 al 2021 con una visione al 2030. Fra il 2021 e il 2030 il gruppo Enel distribuirà circa 60 miliardi di euro di investimenti accumulati in network di distribuzione, approssimativamente il 70% di questa spesa verrà devoluta per aumentare maggiormente la qualità e, più del 20% sarà investito in connessioni che traggono vantaggio dalla crescente richiesta guidata dall’urbanizzazione e dai processi del consumo energetico. Allo stesso tempo circa il 10 % verrà speso per digitalizzare maggiormente le infrastrutture. Geograficamente circa il 60% degli investimenti del gruppo in network, per gli anni 2021/2030, sarà indirizzato all’Europa. A livello operativo questi investimenti ci permetteranno di raggiungere approssimativamente 76 milioni di utenti finali nel 2023 consegnando 512 TWH di elettricità con la prospettiva di raggiungere circa 92 milioni di utenti finali dal 2030”.
Volontà di incrementare, ottimizzare e digitalizzare i processi ma non solo, i progetti di Enel investono su un nuovo modo di concepire il network delle reti di distribuzione energetica. In proposito Cammisecra spiega: “Stando agli obiettivi programmatici correnti, l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) stima che la capacità rinnovabile globale rappresenterà il 58% della capacità installata totale a partire dal 2040 aumentando di circa tre volte dai 2.7 TW realizzati nel 2019. Come conseguenza della suddetta trasformazione in Europa la condivisione della capacità generativa direttamente connessa alle reti distributive si attesterà su un margine di crescita che va dal 24% attuale al 67 % nel 2050”.
Per perseguire in concreto gli scopi enunciati “Enel sta puntando su GRIDFUTURABILITY, che è la trasformazione dei network convenzionali di distribuzione in SMART GRIDS, reti intelligenti, – illustra Cammisecra – che combinano l’uso dell’equipaggiamento tradizionale con soluzioni digitali innovative”. Enel si pone, quindi, come attore sul mercato globale giungendo ad erogare energia elettrica tanto in aree rurali quanto in alcune tra le più grandi metropoli del pianeta. Nelle intenzioni di Enel Global Infrastructure and Networks, a breve, prenderà vita un modello operativo, integrato ed unico, allo scopo di gestire la trasformazione del modello tradizionale del businees di distribuzione e far si che le reti energetiche divengano piattaforme partecipative e sostenibili.
“Come Enel Global Infrastucture and Networks siamo impegnati a innovare continuamente i nostri assetti e processi allo scopo di aumentare l’affidabilità delle nostre infrastrutture creando delle reti più solide, sviluppando telecontrollo e sensori avanzati, costruendo nuove sottostazioni elettriche digitali. Inoltre abbiamo bisogno di garantire che i network elettrici si trasformino in piattaforme inclusive e partecipative, promuovendo il coinvolgimento e l’interazione di tutti gli stakeholders , sbloccando nuove opportunità in termini di modelli di business innovativo, servizio e valore condiviso. Sfruttando le nostre tecnologie digitali e la competenza che ci contraddistingue stiamo aprendo una nuova era di reti di distribuzione dove tutti gli stakeholders possono operare al pari livello, ottimizzando i servizi e le soluzioni di business, le tecnologie e i processi”, commenta Cammisecra.
La transizione energetica determinerà anche l’emergere di nuove figure professionali altamente qualificate. In proposito il CEO di Enel Global Infrastructure and Networks spiega: “Il nuovo ruolo di Distribution System Operator (DSO), inteso come un “orchestratore” di differenti attori che interagiscono sullo scenario dell’energia, diviene elemento cardine all’interno del nuovo e flessibile sistema. Essere operatore di un’infrastruttura sostenibile non vuol dire soltanto connettere alla rete svariati produttori di rinnovabili, ma anche adottare un approccio olistico che coinvolga l’intero ecosistema energetico in direzione della realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile delineati da UN Sustainable Development Goals (SDGs). La nostra visione di reti sostenibili include iniziative specifiche nelle quali stiamo estendendo la vita utile dei componenti della nostra rete: invece di smaltirli stiamo reintroducendo questi componenti con la nostra catena di fornitura o, nelle catene di fornitura di altri settori, con l’obiettivo di creare nuovi prodotti. Con un approccio economico circolare abbiamo incrementato l’adozione di materiali grezzi, sostenibili e riciclabili con lo scopo di massimizzare il loro valore economico e di ridurre il loro impatto ambientale, così come la riduzione di emissioni di CO2. Come Enel stiamo lavorando, poi, per assicurare l’accesso all’energia a tutti espandendo le nostre reti e sviluppando connessioni off-grid”.
Una transizione energetica, quella prospettata da Enel, che investe anche il nuovo modo di collaborare tra imprese: “In linea con la strategia di Enel Group, presentata al Capital Markets Day nel Novembre 2020, stiamo valorizzando l’impatto di GRIDFUTUARABILITY nella transizione energetica combinando la nostra competenze nel managing delle reti regolate di distribuzione energetica con le risorse finanziarie di terze parti al fine di innovare il modo in cui il valore è creato. In questo scenario noi puntiamo a implementare GRIDFUTURABILITY in contesti urbani e rurali, ovunque nel mondo, espandendo la nostra presenza globale e accelerando la transizione energetia e distribuendo elettricità in modo sostenibile e conveniente”, conclude Cammisecra.
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