Di Massimo Cellini
Dopo la pandemia da Covid quale sistema potrà garantire a tutti i cittadini la fruizione dei servizi sociali ritenuti indispensabili? Posto che dopo il Coronavirus nulla sarà più come prima, come cambieranno le cose in questo settore? Mai come quest’anno Welfare Italia Forum arriva al momento giusto per dare le risposte che cittadini e imprese si attendono. Il 18 novembre, in diretta streaming aperta al pubblico, si terrà infatti l’appuntamento annuale organizzato dal Gruppo Unipol in collaborazione con Ambrosetti – The European House.
Presenti i principali protagonisti privati e istituzionali di questo mondo, da Carlo Cimbri (Amministratore Delegato Unipol Gruppo S.p.A.) a Daniele Franco (Presidente Ivass e DG Banca d’Italia), da Roberto Gualtieri (Ministro dell’Economia e delle Finanze) a Elena Bonetti (Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia), da Walter Ricciardi (Consigliere del ministro della Salute) a Valerio De Molli (Managing Partner e CEO, The European House – Ambrosetti), accompagnati da economisti e banchieri come Veronica De Romanis e Giuseppe Guzzetti, il Welfare Italia Forum sarà l’occasione giusta per fare il punto dei danni prodotti dalla pandemia e per guardare al futuro del Welfare in Italia.
Mario Nava, Direttore Generale, Structural Reform Support della Commissione Europea, interverrà invece sul sostegno della Commissione alle riforme dei paesi membri e dell’Italia. Mentre sul tema dell’integrazione tra pubblico e privato nel Wellfare si confronteranno Giovanni Toti, Vicepresidente della Conferenza delle Regioni e presidente della Regione Liguria, Riccardo Sabatini, Chief Data Scientist della Orionis Biosciences di Boston, e Marco Simoni, Presidente della Fondazione Human Technologies.
Durante questa undicesima edizione del Forum, moderata da Antonio Polito, Vicedirettore del Corriere della Sera, verranno indagati gli aspetti sociali ed economici conseguenti la crisi mondiale determinata dalla pandemia da COVID-19: l’impatto sull’occupazione, l’aumento delle fasce di popolazione che rischiano di scivolare nella povertà assoluta, l’incremento dei bisogni di protezione da parte dei cittadini, l’urgenza di un rinnovamento in tutti i settori del Paese, dalla sanità alla scuola, dalla digitalizzazione nel mondo del lavoro a quella nella pubblica amministrazione.
Finora gli strumenti di politica sociale hanno garantito la continuità lavorativa e protetto le fasce più deboli impegnando enormi risorse nel 2020, ma determinando una condizione di non sostenibilità nel lungo periodo. Per questo assume un’importanza strategica confrontarsi sullo scenario attuale per capire quali strade ha di fronte l’Italia, sia per superare le disuguaglianze che ancora separano le diverse Regioni nella loro capacità di risposta alle esigenze dei cittadini, sia per riequilibrare lo sbilanciamento della spesa in welfare verso la componente previdenziale a scapito della sanità e dell’assistenza.
Un futuro in cui lo spazio d’azione pubblico sia sempre più integrato e rafforzato dall’intervento privato è necessario per riuscire a raggiungere e soddisfare tutte le necessità della popolazione. Come dicevamo, l’evento, fissato dalle 10 alle 13, è in forma digitale per le ormai consuete ragioni di sicurezza, ma chiunque potrà assistere registrandosi al sito welfare-italia.com.
Ma il programma di Welfare Italia 2020 non si esaurisce all’incontro di apertura. Nel pomeriggio infatti, in un tavolo di lavoro digitale per un numero ristretto di invitati, si apre un’altra parte dei lavori questa volta dedicati ad un aspetto sempre molto centrale e d’attualità qual è il tema dei fondi integrativi. Un confronto tra decisori pubblici e operatori privati del mondo dei fondi sanitari.
Moderato da Stefano Genovese, responsabile delle Relazioni Istituzionali di Unipol e coordinatore del Progetto Welfare Italia, l’incontro metterà a confronto sul “ruolo dei fondi integrativi per il rafforzamento del sistema sanitario del Paese” personalità come Pier Paolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Andrea Urbani, Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute, Marco Leonardi, Consigliere del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanna Gigliotti, Amministratore Delegato di Unisalute, e Alberto Brambilla, Presidente del Centro Studi Itinerari Previdenziali. Un’occasione per approfondire un tema che era centrale già prima della pandemia, ma che in epoca di ragionamenti post Covid assume ben altro rilievo.
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