di James Crowe
Potrebbe giungere ad una conclusione felice la crisi internazionale esplosa nell’africa orientale per via della Grande Diga del Rinascimento, l’impianto voluto dal Governo di Addis Abeba in costruzione in territorio etiope sul Nilo Blu per dotare le popolazioni locali di energia elettrica. Un insediamento che quando ultimato porterà alla costruzione del più grande impianto idroelettrico del continente africano.
La crisi è nata per la forte opposizione all’insediamento da parte dell’Egitto e del Sudan, i due paesi che stanno a valle del Nilo Blu hanno il timore che la diga possa portare ad una decrescita dei flussi d’acqua sui loro territori. Ma, come dicevamo, dopo settimane di tensioni ora sembra aprirsi uno spiraglio.
L’Unione africana, dopo l’incoraggiante mediazione del presidente eritreo, Isayas Afwerki, ha ripreso i suoi sforzi convocando martedì 21 luglio un incontro online tra tutti i Paesi interessati, Egitto, Sudan ed Etiopia, appunto per trovare una intesa comune. L’acqua, che è una risorsa preziosa per tutti, dovrebbe poter essere utilizzata dall’Etiopia in modo da non causare danni ad altri paesi fratelli. E questa garanzia dovrebbe essere sufficiente a sbloccare tutta la vicenda. Vedremo nelle prossime ore.
James Crowe